UFO e AUTORITÀ MILITARI e GOVERNATIVE IN ITALIA
(GLI
UFO IN ITALIA, LA RICERCA IN
ITALIA - IL PARLAMENTO, I DATI RACCOLTI DALL' AERONAUTICA MILITARE ITALIANA, I MILITARI
HANNO VISTO GLI UFO! )
UFO E AUTORITÀ MILITARI e GOVERNATIVE IN ITALIA
di Luigi Barone, CUN Milano.
1) L'ITALIA E GLI UFO
In tutte le Nazioni che hanno affrontato ufficialmente il problema degli UFO, la
competenza a trattare la questione è stata, almeno all'inizio, quasi un'esclusiva delle
Autorità Militari. Ciò è indubbiamente indiscutibile in quanto gli "Oggetti
Volanti Non Identificati" (O.V.N.I.) di fatto, hanno violato (e continuano a farlo)
gli spazi aerei di tutte le Nazioni del Mondo e, con le loro apparizioni e le loro
manovre, dimostrano di possedere tecniche aeronautiche straordinarie che non trovano
nessuna coincidenza con quanto applicato sul nostro pianeta e di conseguenza, dimostrando
una tecnologia aeronautica (ed aerospaziale) molto elevata, lasciano intravedere -
studiandola - la possibilità di applicazioni nella costruzione di ordigni da impiegare
nell'ambito delle strategie di difesa e, logicamente di nuovi apparati bellici atti
all'offesa. In Passato e precisamente nei periodi legati ai conflitti mondiali e
successivamente in piena Guerra Fredda, immancabilmente ogni avvistamento di questi
ordigni, dava adito di pensare che la potenza o le potenze avversarie avessero inventato
macchine eccezionali per il controllo degli antagonisti se non addirittura per l'impiego
in occasione di eventi bellici (si prenda come esempio il fenomeno legato ai Foo-Fighters
< caccia infuocati > che sono stati segnalati verso la fine del secondo conflitto
mondiale - 1944/1945 - dai piloti dei caccia alleati, Tedeschi e Giapponesi). Per quanto
riguarda l'interessamento ed il diretto coinvolgimento delle Forze Militari di Paesi come
gli Stati Uniti (vedasi le segnalazioni del pilota privato Kenneth Arnold del 24 Giugno
del 1947, il caso Roswell del 1947, il caso del Capitano Thomas Mantell nel 1948 e poi il
Blue Book -Project- del 1952, il Giurì Robertson del 1953, il Rapporto Condon alla fine
degli anni 60), come la Spagna ( che il 20 Ottobre 1976 tramite il Capo di Stato Maggiore,
il Generale dell' Aeronautica Don Felipe Galarza ha reso nota in forma ufficiale una
documentazione che radunava 12 casi U.F.O. che si erano verificati nel territorio spagnolo
durante gli ultimi anni), i maggiori esponenti dell'ufologia mondiale si sono espressi con
relazioni e documentazioni a fiume (senza dimenticare che anche alcuni Governi si sono
mossi nello studio del fenomeno come: la Francia con il GEPAN nel 1977 (nell'ambito del
Centro Nazionale Studi Spaziali) che, nel 1989 è stato sostituito dal SEPRA- sempre
nell'ambito del CNES. Noi invece, tratteremo il fenomeno vissuto in "casa
nostra". Parleremo delle Autorità Militari italiane ed il loro interessamento e
coinvolgimento nella fenomenologia ufologica. Chiaramente, dovremo anche coinvolgere in
questo studio, il mondo politico italiano in quanto, vi sono stati anche degli interventi
effettuati da alcuni parlamentari per l'appunto in Parlamento in periodi più o meno
distanti tra loro.
In Italia, come in molte altre Nazioni del Mondo, gli avvistamenti di Oggetti Volanti Non
Identificati (O.V.N.I.) comunemente chiamati U.F.O. (Unidentified Flying Objects) si sono
registrati in epoche ben lontane dagli anni dei conflitti mondiali ed addirittura vi sono
testimonianze scritte, risalenti ad esempio al 1465 (Febbraio) in un brano tratto dalle
"NOBILIA TEMPORUM" di Angelo de Tummulillis od alla primavera del 1468 (14
Giugno) - come descritto da Matteo Palmieri nel suo "LIBER DE TEMPORIBUS".
Giusto per avvicinarci un pò ai giorni nostri, vediamo che nel 1950, nel 1954 e nel 1973,
l'Italia è stata sorvolata da questi ordigni in maniera abbastanza massiccia, tanto da
considerare questi eventi come delle vere "ondate" che hanno contribuito a far
riflettere non poco l'opinione pubblica. Comunque, l'ondata di avvistamenti che
sicuramente ha avuto il maggior numero di oggetti volanti osservati sul nostro territorio,
rimane quella fra il 1978 ed il 1979. Queste osservazioni, hanno comunque un certo rilievo
se consideriamo che le testimonianze più documentate e maggiormente particolareggiate,
provengono da fonti abbastanza importanti ed insospettabili : appartenenti all'Arma dei
Carabinieri, alla Polizia di Stato, Militari, Piloti, Meteorologi ed altri ancora. Nel
corso del 1978, gli organi di informazione hanno riferito dell'esistenza di circa 557
avvistamenti di UFO (che salgono a 650 se si sommano quelli del primo bimestre del 1979).
Se poi aggiungiamo anche i casi non segnalati..........(paura da parte dei testimoni di
essere ridicolizzati.) il numero assume un altro spessore !
Classe Politica: La classe politica ha iniziato ad interessarsi al problema già nel 1950
quando, l' 8 Luglio il Sen. Socialdemocratico Piemonte, per la prima volta interviene con
una interrogazione parlamentare sul fenomeno e chiede se non sia opportuno (dopo l'esempio
degli U.S.A.) informare la popolazione sullo sviluppo delle indagini sui "piatti o
dischi volanti". In risposta, il Sottosegretario di Stato per la Difesa Vaccaro
afferma: < A nome del Presidente del Consiglio dei Ministri informo l'Onorevole
interrogante che l'Amministrazione Militare non ha alcuna comunicazione da fare in merito
all'esistenza ed alla natura dei cosiddetti dischi o piatti volanti....>. Tale
risposta, ha generato una reazione da parte dell'On. Piemonte che ha polemicamente ed
ironicamente dichiarato di essere soddisfatto della risposta molto chiara su come il
denaro pubblico venisse sprecato per mantenere attivi uffici militari e scientifici per le
varie ricerche senza esito alcuno ed in seguito l'interrogante presentava una documento
dell' Air Materiel Command che su 228 spiegabili, evidenziava anche 34 casi rimasti
misteriosi. In seguito, è solo nel 1978 che i politici italiani manifestano un
interessamento maggiore in merito agli avvistamenti di cui si è accennato prima tanto
che, risale al quel periodo l'entrata in campo ufficiale della nostra Aeronautica Militare
come vedremo in seguito. Giova ricordare comunque che già nel 1953 la Rivista Aeronautica
(Rivista ufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana), presentava una serie di articoli
inerenti l'argomento e che, il Ministero della Difesa di quel periodo è stato chiamato in
causa numerose volte per fornire spiegazioni alle Autorità Politiche. E' interessante
ricordare poi che il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi (eletto il
29/4/55 ed in carica sino al 1962 e succeduto poi da Antonio Segni), ha dimostrato
particolare interesse al problema tanto che alcune installazioni radar hanno assunto
particolare importanza nel rilevamento sistematico di "tracce aeree riferibili a tale
fenomeno". Comunque, nessuno nella Capitale, si riteneva competente per lo studio del
fenomeno infatti, anche il Comandante Generale della N.A.T.O. a Parigi Gen.Gruenther in
una lettera del 16 Maggio 1955 riferiva che il problema non era contemplato nell'insieme
delle sue responsabilità e cosi, il nostro Ministero della Difesa, approfittando di
questa dichiarazione, continuò a stare "alla finestra" osservando ed aspettando
chissà quale evento. Nel 1962, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica in risposta ad
un quesito rivoltogli dal Presidente della Repubblica, incaricò un Ufficiale Superiore di
indagare nuovamente sull'argomento in Italia per poi riferire al Capo dello Stato. Questo
interessamento del Presidente, era stato originato dai tanti resoconti giornalistici del
periodo e l'Ufficiale, dopo le investigazioni, riferì che molti reportages erano
inconsistenti e che molti giornalisti erano in malafede !
Comunque nel Ministero della Difesa, l'interesse per gli UFO rimaneva.
GLI UFO IN ITALIA
di Luigi Barone, CUN Milano
Caso di Castel Porziano: Tanto per mantenere vivo l'interesse, negli anni sessanta, un
politico appartenete alla maggioranza del Governo, fu protagonista di una straordinaria
esperienza: un pomeriggio d'estate, a bordo della propria autovettura in cui si trovava
anche la sua famiglia al completo, nella zona della tenuta presidenziale di Castel
Porziano, il predetto personaggio fu inseguito da un oggetto volante discoidale di colore
grigio metallico a forma di due piatti sovrapposti che volava ad una decina di metri dal
tetto del veicolo che quindi, si trovava "sempre all'ombra durante la fuga
velocissima" verso la Capitale ( La carrozzeria dell'auto, è stata esposta a
vibrazioni di apparente natura elettromagnetica...) ! I Servizi Segreti e di Sicurezza
italiani hanno investigato su questo evento sia per l'importanza del personaggio politico
che per la zona dell'avvistamento ( una tenuta del Presidente della Repubblica).
Non vi sono prove che testimonino il fatto che negli anni 50 e 60 il Comitato
Tecnico-Scientifico della Difesa abbia svolto analisi approfondite del fenomeno e comunque
le Autorità Militari seguivano in forma ufficiosa il problema come testimonia una lettera
redatta il 14 Maggio 1965 dal Ten. Col. John P. Spaulding per conto dell'Aeronautica
Militare Americana per rispondere ad un cittadino italiano. Nel documento s'indicava che
l'Aeronautica Militare Italiana era la struttura incaricata a trattare la materia con
l'apporto dell'Arma dei Carabinieri (come Polizia Militare) ed in modo specifico, indicava
il S.I.O.S. (Servizio Informazioni Operativo e Situazione), quale Ente competente a
studiare il fenomeno. Visto che non era mai stata espressamente incaricata, la nostra A.M.
comunque si occupava di investigare in tale campo solo in casi particolari e nell'ambito
di normali attività di controllo in caso di violazioni del nostro spazio aereo e di
atterraggi forzati da parte di aeromobili non identificati e quindi, la fenomenologia
U.F.O. s'intrecciava con i casi di spionaggio aereo in Italia con la conseguenza di
generare solo confusione ed incertezze nell'opinione pubblica (si trattava di
destabilizzazione ?). A causa però delle tante segnalazioni pervenute ed esaminate,
sempre negli anni 60 è divenuta necessaria l'adozione di una modulistica ricavata da
quella americana dell' USAF e comprendente 27 domande distribuite su 5 fogli. Si arriva
così al 1978 ( fra ricerche e raccolte di dati un po' in sordina per non muovere troppo
le acque e con un occhio rivolto sempre verso gli U.S.A.) e, la nuova ondata di
avvistamenti portò anche non pochi problemi al Governo Italiano; Tra gli avvistamenti
registrati, notevole portata hanno avuto i seguenti: 19 Marzo ore 20:30 - Vicino al
traliccio di un ponte-radio, sul Monte Secchetta (Te) alcuni soldati italiani ed altri
della N.A.T.O. avvistano un oggetto alto nel cielo ed in lento movimento verso Nord con
una velocità ed un assetto variabili. Il velivolo viene anche fotografato e sembra abbia
procurato danni al ponte-radio; 4 Luglio ore 22:30 - Alle pendici dell'Etna, alcuni
Sergenti dell' A.M.I. notano un oggetto discoidale di circa 10 metri di diametro che, dopo
aver lasciato una formazione composta da altri due oggetti volanti, atterra e da esso,
discendono 5 esseri biondi dall'aspetto apparentemente umano indossanti una tuta bianca.
Questi esseri dopo aver rivolto dei gesti ai testimoni, risalgono sul velivolo che riparte
a gran velocità; Settembre (la metà) ore 20:00 - Un Tenente Colonnello dell'A.M.I. Guido
Mainini (33 anni), decolla con un F-104 da Cameri (NO). Dopo aver sorvolato Piacenza
durante una manovra in ampia virata, nota un oggetto luminoso che in pochi istanti
scompare. Il fenomeno è osservato da un altro pilota che si trova sulla verticale di
Imperia (su questo evento torneremo in seguito); 22 Ottobre ore 16:30 - Il Direttore
dell'Osservatorio meteorologico dell'Istituto di Fisica Terrestre di Napoli Prof. Antonio
Palumbo, avvista unitamente ad un altro testimone, un oggetto fusiforme ad una quota di
circa 15.000 metri. L'aeroporto confermerà che in quel momento non vi era traffico aereo.
9 Novembre ore 21:00 - L'equipaggio della motovedetta CP 2018 della Capitaneria di Porto
di Pescara che si trovava 4 miglia dalla costa al largo di Silvi (Te), avvista un oggetto
che, dopo essere emerso dal mare, si dirige verso l'alto a velocità elevatissima
scomparendo dopo circa 4 secondi. In Adriatico sempre nello stesso anno, altri
avvistamenti di globi di fuoco sono stati registrati ad opera di pescatori due dei quali
morti ( i f.lli De Fulgentiis nella notte tra il 14 ed il 15 Ottobre) in mare. Di qui, la
protesta dei pescatori ed il pattugliamento da parte degli uomini della Capitaneria di
Porto. Tra i casi che si sono verificati nel 1979, ne abbiamo uno abbastanza significativo
per le conseguenze che ha generato: Pesaro, notte tra il 30 ed il 31 Dicembre 1979 -
Numerosi militari delle caserme "CIALDINI" e "DEL MONTE", vedono un
ordigno luminoso discendere all'interno del limite invalicabile" del perimetro
militare e compiere alcune evoluzioni sulla verticale della Piazza d'Armi per poi prendere
quota verticalmente e scomparire. Oltre alle reclute, al fenomeno hanno assistito anche
l'Uffiale di Picchetto, il Sottufficiale d'Ispezione e numerose sentinelle del Corpo di
Guardia. Il suolo sorvolato dall'UFO, si presentava inoltre indurito e calcinato. Il
fatto, fu pubblicato dalla Stampa ma rimase in sordina e comunque viene smentito dalle
Autorità Militari che lo traducono in uno scherzo nel quale sarebbe caduto vittima un
Ufficiale - il Tenente Luigi Caldarola - il quale stilò un rapporto in merito al fenomeno
osservato. Di fatto, nei giorni che seguirono, tutte le reclute che avrebbero osservato
l'Oggetto, furono trasferite in altre caserme sparse per l'Italia ed unitamente a tutto il
personale delle due caserme, viene loro ordinato di non parlare dell'evento con nessuno.
LA RICERCA IN ITALIA - IL PARLAMENTO
di Luigi Barone, CUN Milano
A queste testimonianze bisogna aggiungere anche quelle di alcuni Agenti della Polizia di
Stato che hanno avuto modo di osservare altri fenomeni ufologici durante i vari
pattugliamenti di routine ed altre rese da militari o appartenenti alle Forze dell'Ordine.
In conseguenza di ciò, agli inizi del 1979 il Deputato Socialista Falco Accame con un'
interrogazione parlamentare, rivolta al Ministro della Difesa Ruffini ed al Presidente del
Consiglio Andreotti, contribuisce a spingere il Governo a sollecitare l'Aeronautica
Militare a rilasciare un rapporto atto a spiegare le misteriose segnalazioni. Il Centro
Ufologico Nazionale (C.U.N.) fin dalla sua costituzione (in qualità di Associazione
Privata) avvenuta il 21 Gennaio 1967 - ma operativa sul campo dal 1965 - è sempre stato
in collegamento con il Ministero collaborando alla fornitura di tutto il materiale
necessario per lo sviluppo delle ricerche; ed anche in questa occasione ha fornito a tutti
gli ambienti politici ed ai MASS-MEDIA, il suo appoggio divenendo un valido punto di
riferimento. Così il 15 Gennaio 1979 il Gabinetto del Ministro convocò il Segretario del
C.U.N. Roberto Pinotti al quale comunicò che il Governo Italiano aveva avviato una
procedura amministrativa avente il fine di studiare l'opportunità di dar vita anche nel
nostro paese, ad una Commissione di studio ufficiale sugli UFO. Rimaneva comunque il
problema di trovare l'Ente al quale affidare l'incarico in quanto l'Autorità Militare non
si riteneva all'altezza del compito... C'era quindi l'intenzione di incaricare il
Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, di svolgere tali ricerche ma, tale Ente riuscì a rimanere fuori dal proposito
dato che non era informato sui caratteri scientifici dell'argomento (soprattutto per ciò
che riguardava il lavoro svolto all'estero). Nello stesso mese ed esattamente il 29
Gennaio 1979, sempre il Deputato Falco Accame, in merito agli avvistamenti del 1978,
chiedeva al Presidente del Consiglio, di essere informato sulle intenzioni del Governo. Il
Ministro della Difesa Ruffini rispondeva dichiarando che non si erano registrati eventi
anomali...! Sempre nel, 1979 su direttiva dello Stato Maggiore della Difesa (S.M.D.),
L'Aeronautica Militare Italiana (2° REPARTO dello Stato Maggiore dell' Aeronautica -
S.M.A. - oggi rinominato Reparto Generale Sicurezza che rimane comunque il Servizio
Segreto dell'Aeronautica), veniva incaricata di raccogliere e coordinare i dati inerenti
le segnalazioni sugli UFO attivando e coordinando il S.I.O.S. (Servizio Informazioni
Operativo e Situazione) che è una struttura interarma. L'A.M.I. doveva poi avvalersi di
una Commissione operante presso l'Ispettorato Telecomunicazioni e Assistenza al Volo
(I.T.A.V.) che doveva occuparsi di analizzare in modo tecnico-scientifico i casi di
massima attendibilità relativi alle segnalazioni fornite da organi della Difesa Aerea,
del Traffico Aereo e del Servizio Meteorologico. In seguito, a causa di un incremento dei
casi di avvistamento sia visuali che radar, veniva stilata una nuova modulistica per la
raccolta dei dati (MODULO 2001 parti A-B-C-D- per il rilevamento ottico di UFO ed il
MODULO 2001 BIS parti A-B-C- per il rilevamento radar di UFO all.ti 1 e 2 ) e si inseriva
nell'Organizzazione anche il Centro Elaborazione Dati Aero-Spaziali (in rapporto ai
fenomeni connessi con il rientro nell'atmosfera di corpi naturali o artificiali). Lo
S.M.A. si avvaleva (e si avvale ancora oggi) comunque della collaborazione degli Stati
Maggiori dell'Esercito e della Marina Militare nonchè dell'Arma dei Carabinieri. I
compiti dello S.M.A. sono comunque ristretti a trattare il fenomeno solo per ciò che
riguarda agli aspetti legati alla sicurezza del territorio.
Come già accennato, l'Arma dei Carabinieri - in qualità di Polizia Militare, svolge
indagini sugli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati ed addirittura in alcuni
casi, componenti dell'Arma durante l'espletamento del proprio servizio o liberi dallo
stesso, sono stati testimoni di osservazioni UFO. Ad ogni modo il "Titolo
Settimo" delle Istruzioni per il Carteggio per l'Arma dei Carabinieri, disciplina la
materia delle segnalazioni, fornendo una vera e propria GUIDA che ha lo scopo di fornire
ai Comandanti di Reparto le direttive per un'applicazione pratica delle disposizioni
esistenti per la trattazione della materia riguardante gli UFO.
Il Parlamento Italiano vede quindi negli anni '80 un incremento nell'interesse per il
fenomeno grazie alle interrogazioni parlamentari degli Onorevoli Parlato e Baghino dell'
M.S.I.D.N. in relazione agli avvistamenti ufologici ed a altri eventi aventi la stessa
origine fra il 1980 ed il 1982 ed in particolare l'Onorevole Parlato il 9 Settembre 1980
rivolgeva un'interrogazione Parlamentare ai Ministri dei Trasporti Balzamo e della Difesa
Lagorio anche per ciò che riguardava il tragico incidente occorso all'aereo DC-9
dell'ITAVIA chiedendo se vi fossero dei rapporti fra la tragedia ed i misteriosi
avvistamenti. In merito al caso di Ustica, la risposta fu che erano ancora in atto gli
accertamenti di rito da parte della Commissione di Inchiesta la quale non avrebbe
trascurato alcun elemento durante le indagini tese ad accertare le cause del disastro. La
stessa interrogazione veniva formulata anche il 12 Ottobre 1981 dall'Onorevole Baghino
(insieme ad altre per lo stesso fenomeno) e la risposta fu la stessa. Seguirono poi negli
anni a seguire (1984) anche le interrogazioni degli Onorevoli Abete, Fiori e Scaiola della
D.C. e dell'Onorevole Scovacricchi del P.S.D.I. con risposta in tempi brevissimi da parte
del Ministro della Difesa Spadolini che oltre a precisare i compiti dello Stato Maggiore
dell'Aeronautica ed il suo Modus-Operandi, confermava la presenza di un'ampia
documentazione relativa alla casistica esaminata. Ci furono in seguito le interrogazioni
parlamentari di altri Deputati quali Accame (D.P.), Mellini (P.R.), ancora Parlato e
Baghini (M.S.I.D.N.) e L'Onorevole Viscardi (D.C.).
E' del 18 Luglio 1999 un'altra Interrogazione Parlamentare che riporta negli ambienti
politici, l'attenzione sui Dischi Volanti infatti, in questa data, l'Onorevole di Alleanza
Nazionale Sandro Delmastro delle Vedove della Commissione permanente Affari sociali,
premesso che: anche nel 1999 (come tutti gli anni nel periodo estivo) vi sono stati
numerosi avvistamenti di Dischi Volanti o cosiddetti U.F.O.; che il fenomeno è da sempre
all'attenzione delle Forze Armate di tutto il mondo che dispongono di sezioni speciali per
la raccolta delle segnalazioni e delle informazioni sugli oggetti non identificati; il
problema attiene evidentemente alla sicurezza del Paese, INTERROGA l'On. Ministro della
Difesa per sapere se esiste, presso le nostre Forze Armate, una sezione o un dipartimento
destinato all'analisi delle informazioni e delle segnalazioni degli Oggetti Volanti Non
Identificati e, in caso affermativo, se il detto ufficio collabori con gli analoghi uffici
delle Forze armate dei paesi alleati.
I DATI RACCOLTI DALL' AERONAUTICA MILITARE
ITALIANA
di Luigi Barone, CUN Milano
Nel 1991, il 2° Reparto dello Stato Maggiore dell'Aeronautica ha redatto un fascicolo
intitolato "Oggetti Volanti Non Identificati (O.V.N.I.) - Rilevazioni statistiche
(1979-1990). In tale modo la nostra Aeronautica Militare, ha presentato le segnalazioni di
carattere Ufologico che ha catalogato dal 1979 da quando cioè ufficialmente è stata
incaricata su direttiva dello Stato Maggiore della Difesa, di occuparsi del fenomeno. Il
fascicolo (o pubblicazione) riporta gli elementi salienti riguardanti le segnalazioni di
avvistamenti pervenute allo Stato Maggiore dell'Aeronautica nel periodo compreso tra il
1979 ed il 1990 con annessi i relativi dati statistici. Il fenomeno è stato studiato sia
quantitativamente (riassumendo il numero dei casi), sia dal punto di vista delle zone del
territorio (Regioni) cui gli avvistamenti si riferiscono. Tale documentazione suddivisa
anche in EDIZIONI (che comprendono periodi che vanno ad esempio dal 1972-1979;
1979-1980-1985; sino ad arrivare al 1996, oltre a racchiudere le segnalazioni di privati
cittadini, comprendono anche quelle pervenute da piloti civili e militari e da militari
dell'Esercito nonchè, dai controllori di volo ed altre fonti attendibili. Gli stessi
MASS-MEDIA, hanno riportato sui maggiori quotidiani eventi che hanno coinvolto i piloti
civili ed in nostri piloti militari, in avvistamenti, inseguimenti per intercettazione di
velivolo sconosciuto introdottosi negli spazi aerei italiani e, addirittura hanno citato
episodi in cui i velivoli della nostra Aeronautica Militare, sono stati inseguiti da
Oggetti Volanti non Identificati. Non mancano poi i casi di "NEAR-COLLISION"
(mancata collisione) denunciati dai piloti delle compagnie aeree - italiane e straniere -
che operano sul nostro territorio. Nella maggioranza dei casi, i piloti hanno segnalato
dei velivoli aventi luci di posizione completamente differenti da quelle in uso da parte
di aerei da trasporto passeggeri, aerei postali o militari ed hanno descritto evoluzioni
effettuate da questi "ordigni" che nulla hanno a che vedere con l'odierna
conoscenza in campo aeronautico. Hanno descritto delle manovre effettuate con
un'angolatura ed una velocità tali da distruggere qualsiasi velivolo terrestre ed
addirittura manovre che potrebbero comportare la morte istantanea degli occupanti di tali
velivoli per lo schiacciamento impresso ai corpi (dei terrestri ovviamente).
Per quanto riguarda il rilascio di tutta la documentazione in seguito ad una richiesta
inoltrata da Enti civili o privati cittadini, se ne occupa il Ministero della Difesa
-Gabinetto del Ministro- a cui lo S.M.A. invia periodicamente un riepilogo degli
avvistamenti O.V.N.I. segnalati nel corso dell'anno. Giova precisare che già nel 1977
l'Aeronautica Militare Italiana, aveva inviato al Centro Ufologico Nazionale un dossier di
avvistamenti effettuati da militari. Tale dossier era stato declassificato ma dichiarato
utilizzabile solo per finalità di studio (quindi non divulgabile). L'anno seguente altri
dossier furono consegnati al C.U.N. e ad altri centri privati di studio che ne avevano
fatto richiesta ma, alcuni ricercatori privati, non osservarono il riserbo e divulgarono
le notizie modificandole a proprio piacimento trasformandone in molti casi in farse o in
fenomeni da baraccone. La conseguenza fu che l'Aeronautica prima di rilasciare altra
documentazione, ci pensò due volte !
Si ha ragione di pensare comunque che, negli archivi dell'A.M.I., ci siano molte altre
documentazioni a riguardo di intrusioni nei nostri cieli da parte di Oggetti Volanti Non
Identificati e queste documentazioni sono veri e propri FILES-TOP SECRET ! E' stato
accertato che alcune volte gli UFO non si fanno intercettare dai nostri radar ma, in molte
altre occasioni, delle tracce aeree di un "certo interesse", si sono registrate.
Ma allora per quale motivo non ammettere l'esistenza di tali eventi ?
Se un UFO (nel vero senso della parola) venisse intercettato dai radar di sorveglianza
militari o civili, si verrebbe a creare già così una situazione di "allarme"
solo in ambito militare. Il fatto poi di rilasciare notizie in merito all'avvenuta
intrusione nei nostri cieli di un Oggetto simile e per giunta intercettato dal nostro
Sistema di Difesa, creerebbe sicuramente panico nella popolazione nonchè costringerebbe
l'Autorità Militare ad esporre ai quattro venti la posizione di alcune installazioni
radar nonchè alcune procedure operative!
Ammettendo però che l'ubicazione dei sistemi di difesa venga svelata solo in parte per
divulgare la notizia dell'avvistamento, ci chiederemmo: < cosa è successo dopo
l'avvistamento ?>. Di regola in caso di intrusione, scatta l'allarme ( in questo caso
allarme UFO) e, gli intercettori pronti al decollo H24 su allarme (in gergo
"SCRAMBLE" ) partono dalla Base che al momento copre il turno, e raggiungono
l'obbiettivo (TARGET) - così come si è verificato dalla Base di Grosseto quando si
verificò l'incidente al DC-9 ITAVIA...In caso di intercettazione poi, se effettivamente
l'intruso non viene identificato come "aereo amico" o traffico civile, subentra
l'attivazione di un'azione tattica e cioè un'azione bellica che, non verrebbe mai resa
pubblica ! Inoltre se non venissero fatti decollare gli intercettori su allarme, ci
chiederemmo :
I MILITARI HANNO VISTO GLI UFO!
di Luigi Barone, CUN Milano
Occupiamoci ora di alcuni eventi ( i più significativi ) nei quali i nostri piloti
militari hanno avuto a che fare con gli Oggetti Volanti Non Identificati. Di questi casi,
ha ampiamente parlato anche la stampa nazionale:
1) Notte tra il 23 ed il 24 Febbraio 1977 - Civitanova Marche direzione Macerata - Alle
ore 21:00 circa, un F 104G - decollava da una Base dell'Aeronautica Militare Italiana
situata nel Centro Italia e, diretto a Nord seguiva una rotta SUD-EST/NORD-OVEST. Il
Pilota del velivolo nel rapporto redatto per il Ministero della Difesa, in merito a quanto
accaduto ha dichiarato che mentre si trovava a 7.000 piedi di quota (2.350 metri circa)
dopo aver lasciato la verticale di Civitanova Marche in direzione di Macerata, poteva
notare appena sopra di lui e leggermente a sinistra ed a circa 800/900 metri di distanza,
una luce bianca molto intensa. In pochi secondi, l'Oggetto si poneva di fronte alla prua
dell'F104G e proseguiva mantenendo inalterata la distanza. Ogni tanto il misterioso
velivolo, lasciava la sua posizione in prua del Caccia-Intercettore e si poneva al fianco
dello stesso per circa 15-20 secondi per poi ritornare nella posizione precedente.
L'Ufficiale, interpellava quindi la stazione radar della Base a lui più vicina ricevendo
l'autorizzazione ad intercettare L'Oggetto e quindi, si portava a quota 12.000 piedi
(4.000 metri) manifestando le proprie intenzioni ! Durante le manovre di intercettazione e
precisamente una virata a 270 Gradi (quindi verso Ovest). l'Oggetto si è allontanato
seguendo la stessa rotta di 270 Gradi scomparendo in modo repentino.
2) 27 Ottobre 1977 - Sardegna - Alle ore 17:30 il Maggiore Francesco Zoppi pilota del 21°
Gruppo Squadroni dell'Aviazione Leggera dell'Esercito decollava dalla Base di Elmas con un
elicottero per una missione di addestramento notturno. A bordo con lui si trovava anche il
Tenente Antonio Ricciardelli. Unitamente a questo velivolo ve ne erano altri due con a
bordo rispettivamente il Capitano Romolo Romani ed il Sergente Maggiore Antonio Pisu (2°
elicottero) e poi il Sergente Maggiore Aldo De Muro ed il Sergente Corrado Giannella (3°
elicottero). Durante il volo in direzione di Sarroch e, precisamente alle ore 17:48, il
Maggiore Zoppi aveva modo di osservare di fronte al proprio velivolo ed alla stessa quota
di circa 500 metri, un cerchio luminoso di colore rosso arancio. Immediatamente il pilota
pensava si trattasse di un jet militare (con il post-bruciatore ancora aperto) appena
decollato dalla base di Decimomannu. In pochi secondi, l'Oggetto luminoso sparì. Degli
altri due equipaggi, solo uno confermò l'avvistamento. Interpellato l' Operatore di turno
presso la Torre di Controllo, questi riferì che al momento non vi erano aerei in volo.
Continuando a pensare ad un jet in fase di decollo, il Maggiore proseguì la missione ma,
quasi 50 minuti dopo ed esattamente alle ore 18:50 il misterioso cerchio ricomparve alla
stessa quota dell'elicottero (circa 1.000 metri) ed alla destra dello stesso, procedendo
alla stessa velocità ( 200 Km/h). Immediatamente veniva contattata la Torre di Controllo
e questa volta l'Operatore, confermava di vedere la stessa luce attraverso un binocolo e
comunque confermava l'assenza di aerei in quella zona. Dopo circa quattro minuti di
"volo in formazione" con gli elicotteri militari, il misterioso velivolo ha
compiuto una virata a 180° ( in pratica un dietro-front) ed è scomparso definitivamente.
Il Controllore di Volo invece ha potuto seguire l'Oggetto sempre con il binocolo sino ad
un'altezza di 10.000 metri. Tale luce è stata avvistata anche da numerosi militari
presenti nella base. Contemporaneamente anche un civile - il Prof. Pier Paolo Lai - da
Cagliari, alle ore 17:30 avvistò il globo luminoso che si dirigeva verso Sarroch. Il
Maggiore Zoppi ha stilato quindi una relazione indirizzata al Comandante della Base di
Elmas Colonnello Mario D'Angelo che ha provveduto ad inoltrare la documentazione al
Ministero della Difesa per quanto di competenza.
3) Settembre (circa la metà) 1978 - Piacenza - Di questo caso, abbiamo gìà detto
qualche cosa precedentemente ed ora vediamolo in dettaglio. Il tenente Colonnello Giulio
Mainini pilota Comandante del 21° Gruppo del 53° Stormo Intercettori schierato nella
Base di Cameri (No), nel mese di Settembre (circa alla metà del Mese), durante un volo
notturno a bordo di un Caccia Intercettore F-104 a 8.000 metri di altezza sulla verticale
di Piacenza, alle ore 20:00 circa durante una virata a sinistra con prua ad ovest e più
precisamente in direzione del Mar Ligure, ha visto un luce che in un primo momento era
sembrata quella del Pianeta Venere (visibile proprio a quell'ora) ma poi, risultata di
natura differente e sconosciuta visto che dopo la virata , la misteriosa luce appariva
molto più in alto e sempre brillante ma ad intermittenza. Il pilota, quindi decide di
portarsi alla stessa quota dell'oggetto e si pone all'inseguimento dello stesso
incrementando la velocità sino a 1.000 Km/h. proprio nel momento in cui il Tenente
Colonnello Mainini pensa si tratti di un aereo (che probabilmente voglia sottrarsi
all'identificazione), il misterioso oggetto perde la sua luminosità e scompare
improvvisamente. Rientrato alla Base, il pilota apprende da un altro Ufficiale che nelle
vicinanze di Imperia un pilota di un aereo civile è stato protagonista dell' avvistamento
di un Oggetto Volante Non Identificato. Dal momento che le due testimonianze hanno gli
stessi riferimenti e le stesse coordinate, il Tenente Colonnello intuisce che si tratti
della stessa misteriosa luce.
4) 18 Giugno 1979 Sant'Angelo di Treviso ( Aeroporto di Istrana) - Alle ore 11:30 del
mattino, il Maresciallo Cecconi del 14° Gruppo Caccia del 2° Stormo di Treviso, stava
pilotando un G91R e rientrando da una missione di addestramento svolta a Genova. A circa
30 Km dall'aeroporto di San Angelo, fu contattato dai Controllori Radar di Istrana ed
inviato ad intercettare un Oggetto che stava volando sulla verticale dell'Aeroporto a
circa 11.000 piedi ( 3.700 metri). Il Cecconi si diresse quindi verso le coordinate
ricevute e si trovò in prua un oggetto cilindrico nero descritto dallo stesso pilota come
< una cisterna di carburante lunga circa 8 metri ed alta 3 con una cupola bianca>.
Il Maresciallo, approfittò del fatto che il suo aereo aveva in dotazione al momento,
delle apparecchiature fotografiche e scattò circa 84 fotografie. Particolare rilevante è
che il pilota per poter effettuare tali foto, ha dovuto compiere numerose manovre (quindi
molte virate) intorno all'oggetto che, a dispetto della turbolenza notevole generata
dall'aereo militare, non si è spostato di un millimetro ed in più è rimasto sempre
rigido ! Tale particolare e sufficiente per far cadere il tentativo di un probabile
Cover-up generato dalla nostra Aeronautica Militare (che indubbiamente non è esperta in
questi "giochetti" come l'USAF !) che in merito all'evento ha dichiarato che
l'oggetto era solamente un pallone giocattolo (UFOSOLAR) in voga in quel periodo. Il
giocattolo in realtà era un sacco di plastica molto sottile che gonfiato e lasciato al
sole si innalzava grazie all'aria riscaldata all'interno della pellicola nera.... Il
particolare che l'Aeronautica ha sottovalutato è il seguente: Il gioco e quindi
l'UFOSOLAR, non è rigido e non è pesante al punto da resistere al vento. Il giocattolo (
se vogliamo chiamarlo così) è flessibilissimo ed inoltre sospinto anche da una
leggerissima brezza, vola via seguendo la traiettoria del vento ed in forma scomposta
appunto perché non è rigido! Inoltre il pallone ha due scritte colorate ai lati che
descrivono il nome già menzionato ed è sprovvisto di cupole ed in più, non è lungo 8
metri e largo 3 ! (mi ricordo che all'età di 16 anni, riuscivo a tenerne l'estremità
aperta con la sola apertura delle mie braccia !) Tornando alla relazione inerente
l'avvistamento, il pilota ha scritto che il personale dell'aeroporto ha potuto seguire
l'oggetto da terra con i binocoli ed a un certo punto, i controllori radar hanno avvisato
il Maresciallo di non avvicinarsi al velivolo in quanto lo stesso stava emanando un
bagliore bluastro che l'Ufficiale non poteva vedere. Subito dopo, durante una virata a 180
Gradi (dietro-front), il pilota veniva avvisato che l'oggetto era scomparso dagli schermi
radar infatti, il misterioso velivolo non c'era più ! I controllori pensavano ad
un'esplosione in volo ma, il Maresciallo Cecconi disse che nulla era esploso! I radaristi
inoltre constatarono che: il radar per fare un giro completo su se stesso impiegava circa
26/28 secondi e quindi l'oggetto per scomparire in un tempo cosi esiguo, dove muoversi
dalla posizione statica a circa 950 Km orari ( per un pallone giocattolo non è niente
male !) Il caso è rimasto negli archivi dello Stato Maggiore dell'Aeronautica sino al
1984 quando vi fu una Interrogazione Parlamentare presentata dall'On. Abete. l'Autorità
Militare rispose -come già accennato - (con una lettera anche al C.U.N.) che l'oggetto su
cui il Maresciallo Cecconi era stato inviato per l'intercettazione, era risultato dopo le
indagini svolte sulle fotografie, un pallone giocattolo. Lo stesso Ente Militare
rilasciava alcune fotografie in cui si vedeva un UFOSOLAR in volo. C'erano comunque tutte
le caratteristiche (la mancanza dell'Aeroporto nei fotogrammi che invece era presente
nelle foto del Cecconi - e il cambiamento di posizione dell'oggetto rispetto al suolo ed
all'orizzonte ) per pensare che nessuna delle foto presentate, appartenesse al gruppo
scattato dal Maresciallo ed inoltre le fotografie rilasciate dall' A.M.I. andavano
chiaramente - nella descrizione di tutto il panorama - dalla parte opposta rispetto alle
dichiarazioni del pilota.
Questi sono solo 4 dei casi in cui i Piloti Militari hanno avuto a che fare con Oggetti
Volanti Non Identificati. Molti sono i punti per poter dire che quasi certamente (se non
assolutamente) gli Ufficiali si sono trovati ad osservare fenomeni che di naturale non
hanno nulla ! Ad esempio solo la professione e quindi la conoscenza in campo aeronautico e
meteorologico dei testimoni, possono far intendere tranquillamente che i Piloti non
possono essersi confusi con meteore, stelle, pianeti o palloni sonda ! né tantomeno con
satelliti artificiali o altri velivoli CONVENZIONALI; Lo dimostra il fatto che nelle
relazioni stilate, si è sempre parlato di manovre compiute da questi Ordigni; manovre che
possono solo far pensare a velivoli pilotati o controllati da qualche forma intelligente.
Oltre al personale militare impiegato a bordo di aeromobili, vi sono anche stati dei casi
in cui militari di servizio presso Basi militari, hanno avvistato degli Oggetti Volanti
che proprio aerei non erano.
Il caso "VICTOR ALERT" di Aviano. La notte tra il 30 Giugno ed il 1° Luglio del
1977, un militare americano (James Blake) in servizio presso la Base N.A.T.O., notò verso
le ore 3 delle luci sospese a circa 100 metri dal suolo e sopra alcuni hangars che
ospitavano degli aerei. Questi hangars sono ubicati in un'area della Base denominata
"VICTOR ALERT" che è una zona di massima riservatezza dell'Aeroporto di Aviano.
Quella notte l'Aeroporto era chiuso al traffico aereo in quanto si stavano eseguendo i
lavori in vista di una manifestazione aerea che si doveva svolgere il 3 Luglio; I radar di
conseguenza non erano in funzione. Fu quindi avvistato il radarista che attivò
immediatamente gli impianti i quali, intercettarono l'UFO che si trovava proprio sopra la
Base. L'Oggetto aveva forma discoidale (o di trottola) ed era sormontato da una cupola. Il
suo diametro era di circa 50 metri ed aveva luci colorate ( che cambiavano dal bianco al
rosso e poi in verde) ed emetteva un ronzio. C'è da osservare che per quasi tutta la
permanenza del misterioso velivolo sull'Aeroporto (circa 1 ora), tutte le strutture dello
stesso rimasero senza luce. Il fenomeno fu osservato da un consistente numero di militari
che durante l'avvistamento rimasero ad una distanza di sicurezza pari alla zona illuminata
dal velivolo. Con molta probabilità (come fu riferito da personale militare - attendibile
- ), del fatto fu immediatamente avvisata la Centrale Operativa della N.A.T.O. con sede a
Bruxelles. Di tale avviso però, non vi è riscontro. E' importante tenere in
considerazione che anche alcuni abitanti della Città di Aviano, hanno visto quell'oggetto
fermo sulle installazioni militari e per qualche giorno l'avvenimento era diventato il
fatto di cui si parlava di più nella località interessata. In merito all'evento, vi fu
chiaramente una spiegazione fornita dalle Autorità Militari. Il fenomeno era da
attribuirsi al riflesso della Luna prodottosi a causa di alcuni strati nuvolosi. In base
ai dati meteorologici che, sono stati forniti in seguito da personale della base, si è
appreso che:
A) La temperatura massima era di 26° e quella minima di 15°.
B) Il vento era moderato da Ovest
C) Il cielo era poco nuvoloso
D) L'umidità era circa del 75%
Da questi dati si evince che data la temperatura minima troppo elevata rispetto
all'umidità, non vi erano le condizioni meteorologiche necessarie per far sì che si
formassero delle nuvole a bassa quota. Da notare inoltre che all'ora del verificarsi
dell'evento, la Luna non era più visibile sopra alla Base Militare in quanto si trovava
già bassa sull'orizzonte.
A distanza di anni, Il Colonnello Jerry Rolwes dell'Esercito Americano congedatosi nel
1993, ha confermato (nel Gennaio del 1997) che nella Base di Aviano il 1° Luglio del 1977
è scattato l'allarme per la presenza di un UFO. Secondo il Colonnello Rolwes, un Sergente
avrebbe dichiarato che l'Oggetto aveva un diametro di circa 30/35 metri. In aggiunta a
queste dichiarazioni, vi sono delle fotografie scattate da un appassionato di Aeronautica
(Claudio Gallet) che durante una manifestazione aerea denominata "Open Day"
svoltasi ad Aviano nel 1977 in Luglio, ha fotografato gli aerei militari durante le
esibizioni e, apparentemente senza volerlo, un UFO in volo sulla Base. Le fotografie sono
state esaminate presso un laboratorio fotografico e non hanno presentato segni di
manomissioni e la pellicola, è risultata normalissima.
Vi è un altro mistero che riguarda la Base Militare N.A.T.O. : durante il telegiornale di
RAI 1 alle ore 13:00 del 29 Maggio 1995, è stato presentato un servizio sulla Guerra in
Jugoslavia ove si vedevano dei Cacciabombardieri americani F-16 durante le manovre di
atterraggio presso la Base. in una delle sequenze, alcuni telespettatori hanno notato
sulla destra dello schermo uno strano oggetto lucente che si spostava verso il centro
dello schermo passando sotto ad uno dei velivoli per poi scomparire improvvisamente
Durante il Telegiornale sempre di RAI 1 ma delle ore 20:00, è stato riproposto lo stesso
filmato; questa volta invece al posto dell'UFO vi era una banda nera di oscuramento che
nascondeva l'Oggetto. Comunque un riflesso luminoso dello stesso, era ancora visibile.
Alcuni ricercatori del C.E.T.I. dopo essere stati contattati da una Telespettatrice che
aveva registrato il TG della sera, sono entrati in possesso del pezzo originale della RAI
(formato BETA CAM) tramite un collaboratore e l'hanno riversato su una cassetta VHS
(probabilmente per evitare di portare all'esterno degli studi dell'Emittente di Stato il
filmato originale). Purtroppo il pezzo che riguardava il filmato di Aviano, era stato
completamente cancellato ! Quindi l'unica prova del fatto, rimaneva la videocassetta della
Signora. Il nastro è stato sottoposto ad esami accurati e studiando i fotogrammi si è
potuto notare un Oggetto luminoso. Nonostante la Banda nera, si sono potuti ricavare dei
fotogrammi abbastanza chiari.