Extraterrestri e rapimenti IR IV e IR V
GLI EXTRATERRESTRI
Migliaia di casi di avvistamento di alieni catalogati in tutto il mondo (300 solo in Italia, secondo una stima del 1993) proverebbero che il nostro pianeta sia regolarmente visitato da almeno quattro razze principali di astronauti interplanetari, provenienti probabilmente da altrettanti mondi. Se si analizzano i racconti dei testimoni, notiamo subito che le differenze d'aspetto degli alieni sono tante, ma un punto e' sempre ricorrente: essi hanno una struttura esterna simile alla nostra, con una testa, un tronco, due gambe e due braccia. Per questo motivo sono stati ribattezzati umanoidi. Solo in pochissimi casi i testimoni hanno descritto delle creature animalesche o informi (in un'occasione, si parlo' di un mostro pieno di occhi e con le dita come tentacoli, apparso ad un contattista americano). Degli UFOnauti o extraterrestri esiste persino una catalogazione, realizzata dall'ufologo americano Brad Steiger. Quest'ultimo, utilizzando le lettere dell'alfabeto greco, ha suddiviso i viaggiatori spaziali, a seconda di come sono stati descritti dai testimoni, in quattro categorie. Umanoidi formato Alfa. Sarebbero esseri non molto alti, fra i 50 cm ed il metro e mezzo, con la testa sproporzionatamente grande. Questa tipologia, negli Stati Uniti, e' stata definita dei Grigi ("Greys"), in base al colore della pelle, marrone scuro o cenere. I Grigi, chiamati anche Entita' Biologiche Extraterrestri o E.B.E., sono completamente privi di peli, ciglia e sopracciglia. Non hanno capelli, il naso e' sottilissimo e la bocca una fessura senza labbra. Raramente le orecchie sono visibili. Gli occhi sono lunghi e ovali, di solito protetti con lenti a contatto nere. Indossano delle tute aderenti. Questi sono gli unici particolari ricorrenti. Tutti gli altri dettagli sembrano variare. Secondo alcuni testimoni i Grigi sarebbero robusti e avrebbero braccia corte e mani con molte dita (come emerge nel filmato dell'autopsia di un presunto extraterrestre recuperato nel Nuovo Messico nel 1947); altri li hanno visti esili, con le braccia lunghissime e tre-quattro dita. Per alcuni sarebbero senza sesso, per altri ermafroditi, per altri ancora esisterebbero maschi e femmine. Secondo molti ufologi, questi esseri sarebbero degli intelligentissimi scienziati extraterrestri, dai notevoli poteri mentali (il che spiegherebbe la testa enorme), di passaggio sulla Terra per compiere studi ed esperimenti. E' molto diffusa l'idea che provengano dal sistema stellare di Zeta Reticuli, in quanto una mappa simile a questo sistema sarebbe stata vista da due americani sequestrati a bordo di un UFO, i coniugi Hill, nel 1961. Sempre fra i nanerottoli, sono stati segnalate delle creature pelosissime, simili a degli yeti in miniatura. Vestite con un semplice perizoma, molto forti ed aggressive, queste forme animalesche sono state visto piu' frequentemente in Sudamerica. Il loro comportamento e' decisamente animalesco. Secondo alcuni, sarebbero dei robot mandati a raccogliere campioni. Il 28 novembre 1954 a Caracas, nel Venezuela, Gustavo Gonzales e Jose' Pouce si scontravano con quattro creature di questo tipo. Una di esse diede un violento spintone a Gonzales. Quando l'uomo estrasse il coltello e cerco' di aggredire il nanerottolo, l'arma non riusci' a penetrare nel suo corpo. BETA, UMMO, GAMMA E DELTA Umanoidi formato Beta. Sono perfettamente umani, al punto che potrebbero mimetizzarsi tranquillamente in mezzo a noi, alti, bellissimi, in genere biondi (ma ne esisterebbero anche di scuri) e con gli occhi azzurri. Hanno tute bianco-azzurre, cinture che stringono in vita e monili dorati. I Beta sono molto cari ai contattisti, cioe' a quei sensitivi che sostengono di essere in contatto fisico o mentale costante con i fratelli dello spazio, dai quali riceverebbero messaggi religioso-spirituali. Proprio a detta dei contattisti, i Beta sarebbero gli angeli della Bibbia, incaricati di vegliare su di noi per elevarci spiritualmente e salvarci, in attesa del ritorno di Cristo. Farebbero parte di una confederazione galattica di civilta' evolute. Figura di rilievo di questa ONU spaziale e' un certo Ashtar Sheran (dello sconosciuto pianeta Metharia), comandante di una flotta interplanetaria e firmatario di moltissimi messaggi ricevuti da sensitivi di tutto il mondo. I Beta sarebbero in lotta con i Beta-2, degli umanoidi di pelle scuro- olivastra, con gli occhi a mandorla, decisamente perfidi. Questi moderni diavoli, ribattezzati uomini in nero per l'abbigliamento rigorosamente scuro e l'uso di vetture nere, passerebbero il loro tempo a spaventare gli UFOtestimoni, per evitare che, segnalandoli, ne possano svelare l'esistenza. Essendo malvagi, a differenza degli altri Beta e degli Alfa, gli uomini in nero (Men in black o M.I.B. in inglese) impugnano spesso delle armi, in genere dei tubi luminosi o delle sfere che lanciano raggi paralizzanti. Oltre agli angeli e ai diavoli tecnologici, Steiger annovera le Beta F, delle entita' aureolate che compaiono come delle visioni ai giovani sensitivi, venendo scambiate per la Vergine Maria. Elementi di spicco nella categoria Beta, gli Ummiti. Secondo molti contattisti spagnoli su un pianeta distante 14,6 anni luce da noi, Ummo, collocato presso la stella Wolf 424, vivrebbero degli esseri alti e biondi, da tempo insediatisi segretamente sulla Terra. Gli ummiti non sarebbero distinguibili dai danesi o dai norvegesi, eccezion fatta per la mancanza dell'epiglottide (il che li fa parlare con una voce molto simile a quella di Paperino) e per certe chiazze a scaglie sulla pelle. Gli Ummiti sarebbero un popolo di scienziati, avanzati tecnologicamente ma assolutamente digiuni di valori artistici o spirituali. Si sarebbero installati segretamente sulla Terra a partire dagli anni '50, dopo aver decodificato alcune trasmissioni radio terrestri come comunicazioni intelligenti. Atterrati segretamente in Francia, sulla montagna del Cheval Blanc a La Javie, si sarebbero mimetizzati alla popolazione, studiandola ed osservandola discretamente. Dopo alcuni anni di 'esami' a debita distanza, gli Ummiti avrebbero deciso che era giunto il momento di prendere contatto con alcuni rappresentanti del pianeta e, per farlo, avrebbero utilizzato un sistema alquanto insolito, la posta. Fra gli anni Sessanta e Novanta migliaia di lettere scritte a macchina e piene di errori grammaticali sono arrivate, spedite anonimamente da tutto il mondo, a diversi ufologi e contattisti, soprattutto spagnoli. I mittenti delle lettere, che sostenevano di servirsi di un copista terrestre (spagnolo) si qualificavano come membri del "Governo Generale di Ummo" e siglavano le missive, a mo' di identificazione, con una polliciata recante un simbolo curioso, una sorta di croce a sei braccia (o una doppia E). L'affare Ummo e' andato avanti per anni ed ha coinvolto ufologi e contattisti, sacerdoti, scienziati e giornalisti. Poi, nel 1993, il ricercatore spagnolo Javier Sierra ha identificato il vero mittente delle lettere, il parapsicologo paranoico Jose' Luis Jordan Pegna, un fanatico del sovrannaturale che ha infine ammesso di aver gestito per oltre trent'anni uno scherzo andato oltre le sue previsioni. Sempre nell'ambito del fantastico sono da inquadrare i mostruosi umanoidi Gamma e Delta. I primi sono i mostri pelosi meglio noti come yeti, bigfooth e uomini selvatici. Secondo Steiger queste creature non sarebbero animali terrestri sconosciuti alla zoologia, ma degli automi mandati dallo spazio per raccogliere campioni. Nel gruppo Delta vengono inseriti esseri mostruosi di ogni tipo e forma, dai mostri della palude agli uomini-rettile agli uomini- falena. Questi ultimi sarebbero degli esseri pelosi con ali gigantesche, simili a grossi pipistrelli. Muniti di artigli, avrebbero gli occhi rosso fuoco. La loro caratteristica predominante sarebbe la parziale o totale autoluminosita'. Si smaterializzerebbero lasciando un fetore nauseante e spesso apparirebbero eterei come fantasmi. E si divertirebbero ad inseguire le auto per terrorizzare i passanti. Gli uomini-falena sono stati avvistati quasi esclusivamente in America, e, non si sa perche', accanto a delle miniere. Queste ultime due razze generalmente non sono prese in grande considerazione dagli ufologi e potrebbero avere una origine psicologica, in quanto proiezioni delle nostre ansie e delle nostre fobie. Ma potrebbero anche provenire, come lascia intendere il ricercatore americano John Keel, da una dimensione immateriale e parafisica, non da un altro pianeta ma da un altro universo, parallelo al nostro. Secondo questa tesi, essi sarebbero presenti sul nostro pianeta da secoli; si parlerebbe di loro nei racconti di fate e folletti, incubi e succubi, angeli e demoni. Nel corso dei secoli si sarebbero mascherati, adattandosi alle nostre credenze culturali, per ingannarci, con un'operazione militare che Keel ha definito "cavallo di Troia". E' molto difficile stabilire quali di questi alieni risultino piu' credibili. Generalmente i ricercatori danno maggior credito alle descrizioni di umanoidi Alfa, i famosi rapitori UFO, perche' molto ricorrenti nella casistica anni Novanta; le loro apparizioni sono spesso supportate da evidenze fisiche, come il ritrovamento di tracce al suolo lasciate dai dischi o di graffi sul corpo dei rapiti. Sono credibili anche gli esseri alti e biondi, senza per questo che si debba ritenerli angelici fratelli dello spazio o maestri cosmici che vengono a catechizzarci. Esiste una seria e scrupolosa analisi dello studioso sudamericano Jader Pereira che, nel 1969, tento' di classificare le varie forme umanoidi viste a partire dal 1947. Inutile dire che la casistica, nel frattempo, e' quasi decuplicata. Pure, certi parametri, anche se relativi ad un ventennio, sono rimasti uguali. Pereira aveva catalogato esseri alti circa m 1.70 nel 36% dei casi, e bassi per il resto. Il colore della pelle variava; in una dozzina di casi gli occhi erano normali, obliqui o da gatto in sei. Le mani erano in genere simili alle nostre, sebbene il numero delle dita cambiasse notevolmente. In alcuni casi gli umanoidi avevano delle pinze al posto delle mani. Quanto ai mostri Delta e Gamma, sembravano piu' frutto della fantasia. L'IPOTESI MALANGA Il professor Corrado Malanga, docente universitario in chimica e perito tecnico del Centro Ufologico Nazionale, si occupa da moltissimi anni di incontri ravvicinati utilizzando una metodologia strettamente scientifica e galileiana. A proposito degli extraterrestri, Malanga si e' dimostrato molto critico sui fratelli dello spazio e piu' possibilista verso i Grigi. "Quando si parla di extraterrestri - ha dichiarato - occorre tenere presente che le uniche vere fonti sono i libri di divulgazione sull'argomento. Ma siccome solo il 10% e' serio e corretto, se ne deduce che soltanto l'1% degli interessati ha le idee chiare sulla materia. L'extraterrestre che vediamo nei film dell'orrore o nei fumetti non esiste, perche' e' frutto delle nostre fantasie, perche' qualcun altro ci ha detto come deve essere. Per questo motivo non esiste l'alieno brutto e cattivo che ci vuole distruggere per sopravvivere. Ma allo stesso modo non esiste il capo della flotta spaziale Ashtar Sheran, alto e biondo e con gli occhi azzurri, erede dei figli dei fiori degli anni Sessanta. Queste figure emergono da dentro di noi, dai nostri desideri e dalle nostre paure. Da un'indagine fatta dal Centro Ufologico Nazionale risulta infatti la tendenza, da parte di alcuni testimoni, a creare entita' cattive quando non ci si conosce psicologicamente e si ha paura del proprio io. E quando i soggetti non si sentono valutati dalla societa' che li circonda reagiscono costruendosi un deus ex machina che contatta loro e, badate bene, non tutta l'umanita', affinche' consegnino dei messaggi a quella societa' che virtualmente li ignora. E' un tentativo forzoso di riabilitarsi utilizzando la figura dell'extreterrestre come un dio tecnologico degli anni Duemila. Dall'analisi della casistica ne ho dedotto che l'entita' definita come extraterrestre non da' mai alcun messaggio. E' lo psicotico che ha un subconscio incapace di colloquiare con se stesso che si crea una figura autorevole alla quale mettere in bocca le cose che si vi vuole sentir dire, sia esso un dio, un angelo o un extraterrestre. Questo e' uno psichismo del testimone. Oggi quasi piu' nessuno vede l'essere alto e biondo, ovvero la versione migliorata degli umani. Tutti i testimoni di provato equilibrio psichico continuano a vedere l'essere piccolo, scuro di pelle, rachitico, macrocefalo, con gli occhi a mandorla, le orecchie incassate nel cranio, con quattro dita per mano! Simili descrizioni sono state avvallate anche da ex agenti dei servizi segreti americani, coinvolti nella questione degli UFO...". In realta' gli esseri alti e biondi vengono ancora segnalati, ma soprattutto in Sudamerica (ove sfortunatamente non sempre esistono ufologi seri pronti a verificare la segnalazione), cosi' come, episodicamente, vengono riportati avvistamenti di creature mostruose. Il caso piu' esemplare, che se provato oltre ogni ragionevole dubbio potrebbe rivoluzionare la storia dell'ufologia, ha interessato proprio l'Italia, nella zona del Po ferrarese. I MOSTRI DEL PO L'origine dei misteriosi fenomeni che dagli anni Ottanta si verificano puntualmente lungo l'argine del Po e dei suoi affluenti, all'altezza di Rovigo, non e' mai stata chiarita definitivamente. In un immaginario triangolo composto dal Canal Bianco, dal collettore padano e da uno dei piu' grandi fiumi d'Italia, decine di persone sostengono di avere avvistato creature misteriose, simili agli yeti dell'Himalaya, o di avere rinvenuto sulla sabbia del fiume delle orme gigantesche, di 30 centimetri o piu' di lunghezza, non attribuibili ad alcunche' di conosciuto. A tutto questo si aggiungono ritrovamenti di pelo sintetico impigliato fra gli arbusti e di animali trovati uccisi o divorati ed i continui fenomeni luminosi e sonori che diversi testimoni giurano di avere sperimentato in prima persona. Tutte queste insolite manifestazioni, perlopiu' ignorate o rifiutate con scetticismo dalla stampa o dalle autorita' locali, hanno riscosso l'interesse di un gruppo di scienziati e ricercatori di Rovigo, guidati dal chimico Sebastiano Di Gennaro. Proprio quest'ultimo ha diretto, a Santa Maria Maddalena in via Baccanazza 13, il Centro Accademico Studi Ufologici, un'associazione di ricerca privata che dalla fine degli anni Ottanta ha minuziosamente studiato e catalogato tutti i fenomeni segnalati lungo il Po. "La nostra ricerca - confida il professor Di Gennaro - abbraccia una zona molto estesa tra il Veneto e l' Emilia Romagna. Curiosamente questi fenomeni si verificano quasi sempre lungo i corsi d'acqua o in punti poco frequentati, in zone impervie o isolate. Quasi che il responsabile di tutto questo cerchi sempre di non attirare l'attenzione. Senza riuscirvi, visto che comunque noi riceviamo ugualmente diverse segnalazioni. Quando arriviamo sul posto, il piu' delle volte troviamo delle impronte sconosciute, apparentemente di mani o di zampe gigantesche, con tre o quattro dita munite di artigli. Queste orme sono impresse nella sabbia degli argini del Po o nel terreno secco ed indurito della boscaglia circostante. Abbiamo utilizzato un penetrometro, un particolare strumento in grado di misurare il peso in base alla profondita' delle impronte, e abbiamo scoperto che l'essere che lascia queste tracce supera i 250 chili! E questo e' perfettamente in sintonia con quanto dichiara la gente, che ci segnala la presenza di strane creature massicce, alte piu' di due metri, in coincidenza con l'apparire di globi luminosi nel cielo. Ma il fatto piu' strano e' che queste impronte, delle quali possediamo i calchi in gesso, sono radioattive. Abbiamo utilizzato un geiger militare e abbiamo rilevato, solo nelle impronte, una radioattivita' superiore alla norma (55 REM). Ma chi o che cosa, camminando, e' in grado di lasciare delle orme radioattive? Senz'altro degli extraterrestri". Il mistero si complica se si pensa che queste insolite tracce, di forma e dimensioni continuamente diverse, sono state scoperte lungo gli argini di moltissimi paesi agricoli della sponda del Po, a Roncala, Budrio, Pincara, Frassinelle, Castenaso, in un perimetro decisamente esteso, comprendente la provincia bolognese, rodigina e ferrarese.
I RAPIMENTI
RAPIMENTI UFO E INGEGNERIA GENETICA Sul MUFON UFO Journal, serissima rivista di investigazioni UFO americana, del dicembre 1994 compare un articolo alquanto insolito. Firmato dalla ricercatrice Karla Turner, autrice di 'Into the Fringe', 'Taken' e 'Masquerade of Angels', il pezzo tratta il controverso tema dei rapimenti UFO. E' vero, come sostenne a partire dal 1987 l'americano Budd Hopkins, che una razza aliena sta sequestrando e manipolando esseri umani nel tentativo di creare un ibrido da inserire nel nostro pianeta? Grandi affermazioni come questa necessitano di prove altrettanto grandi e convincenti. E in attesa che queste arrivino (lo psichiatra americano John Mack ha recentemente raccolto in due libri i resoconti delle sue sedute ipnotiche e psicoanalitiche su pretese sequestrate dagli ET) occorre documentarsi sull'argomento prendendo pero' ogni informazione 'con le pinze'. Pare oltremodo improbabile che, come scrissero i giornali nel 1993, che ben tre milioni e mezzo di americani siano stati rapiti dagli UFO. Se una razza aliena avesse, paradossalmente, bisogno di studiare la nostra anatomia o fare esperimenti su di noi, non necessiterebbe di cosi' tante cavie. Cento 'sparizioni' sarebbero piu' che sufficienti (e non darebbero nell'occhio). Tre milioni e mezzo di rapiti, al contrario, danno piu' l'idea di una nuova isteria di massa, alimentata dai mass media e dall'enorme interesse che l'argomento UFO, a differenza di quanto accade in Italia, suscita negli States. Sono state documentate analoghe esplosioni di fenomeni isterici all'uscita dei telefilm 'Visitors' (diverse persone in America e Italia giurarono di aver visto rettili verdi togliersi una finta pelle umana dal volto) o in parallelo con l'aumento del contagio Aids (molte donne sostenevano di essere state punte da una siringa sul tram). Le considerazioni della Turner qui esposte, lungi dal dimostrare - o dallo smentire - l'eventuale realta' dei rapimenti UFO, meritano di essere lette in quanto riassumono sinteticamente alcuni degli aspetti maggiormente salienti e controversi del fenomeno stesso. Aspetti che, per quanto favolistici possano apparire, vengono comunque riferiti. E pertanto debbono essere studiati dagli ufologi. Che questo piaccia o meno. "Il valido lavoro di Budd Hopkins dimostra come ricorrano dei protocolli genetici sui rapiti dagli UFO, sia a bordo del disco che all'interno di basi segrete gestite dai non-umani. Dato che i resoconti riuniti dagli emuli di Hopkins hanno confermato questo dato, cioe' che lo scopo essenziale degli ET e' incrociare o ibridare dei soggetti per ottenere un nuovo tipo di umano o di alieno, esso e' diventato un a priori, un assioma dell'ufologia. Ma si tratta di un dato reale o supposto? L'insieme degli indizi su cui si basa questa ipotesi e' triplice: 1) i resoconti dei rapimenti UFO riferiscono di prelievi di tessuto biologico dalle zone genitali delle vittime; 2) i rapiti raccontano che gli ET hanno impiantato loro dei feti che in seguito sono stati prelevati; 3) i rapiti descrivono incubatrici di feti e la presentazione, alla donna vittima di una serie di rapimenti, di un neonato o di un bambino dall'aspetto ibrido, ottenuto dalla femmina rapita. Tutti questi racconti sono stati forniti in stato di veglia o con regressione ipnotica. A tutt'oggi, tuttavia, non esistono bambini ibridi custoditi da genitori terrestri, e quindi tutti questi 'fatti' si basano solo su racconti. L'esattezza di questi rapporti e' dubbia, vista la natura dello scenario del rapimento UFO. In ogni 'incontro' la percezione sensoriale globale del rapito viene spesso controllata e spesso alterata, manipolata facilmente per fornirgli un avvenimento "costruito" da ricordare, da un punto di vista sensoriale, emotivo ed intellettuale. Questo significa che cio' che i rapiti pensano e ricordano non necessariamente riflette con esattezza quanto e' avvenuto. Certi ricercatori prendono assolutamente alla lettera i racconti di rapimento UFO ma, anche ammettendo la veridicita' di essi, resta il problema dell'esistenza di un programma di ibridazione orchestrato dagli alieni. Esistono delle spiegazioni plausibili, suscettibili di render conto degli indizi riferiti, che servono a scartare la teoria dell'ibridazione. Il materiale genetico prelevato dai rapiti potrebbe essere utilizzato per altri fini che non il miglioramento di una eventuale razza aliena. Si rammenti che alcuni rapiti hanno detto di aver visto dei cloni di aspetto assolutamente umano, generalmente nudi ed inerti, o comunque immobili. Il materiale genetico prelevato potrebbe essere utilizzato per la costruzione di questi cloni. Un'altra possibilita' sarebbe, secondo quanto e' stato detto o mostrato a certi rapiti, che i piccoli schiavi 'Grigi' (cosi' vengono chiamati gli alieni bassi e macrocefali responsabili dei rapimenti UFO, n.d.A.) siano dei robot umanoidi prodotti in serie e non dei singoli individui con un'anima, il che li escluderebbe dalla categoria degli 'esseri viventi'. I Grigi, secondo molti testimoni, hanno un'anatomia decisamente fetale; potrebbero essere allora dei corpi grossolanamente alterati di bambini umani, privati di cio' che chiamiamo 'anima' e programmati mentalmente come obbedienti computers. Allo stesso modo, i feti osservati durante i rapimenti potrebbero essere stati destinati ad altri scopi che non l'ibridazione. Non bisogna dimenticare che non esiste alcuna prova che i feti in questione siano il frutto di un incrocio fra umani e alieni; si tratta solamente di un'ipotesi fondata sull'aspetto e i racconti degli ET. Fra parentesi, i racconti di inserimenti temporanei di feti nei corpi dei rapiti sono particolarmente bizzarri dal punto di vista medico. Abbiamo racconti di uomini che sostengono di aver subito l'inserimento di un feto, nel retto o nell'addome. In entrambi i casi i feti sono stati recuperati, come e' avvenuto anche con i rapiti donna. Lo stesso sarebbe avvenuto con bambini in fase prepuberale. Ci sono poi ulteriori indicazioni di feti che, quale che ne sia la reale origine, non sono trattati con i dovuti riguardi. Rapiti han detto di aver visto distruggere deliberatamente i feti in una sorta di 'ospedale fetale'. A un rapito venne detto che il feto non era propriamente vivo e che il tessuto sarebbe stato riutilizzato, a un altro venne spiegato che i feti erano utilizzati per confezionare dei Grigi 'lavoranti' in vista di un tempo (futuro) della distruzione della Terra. Essi avrebbero bisogno di lavoranti privi di emozioni. Ci sono diverse interpretazioni per la 'presentazione dei neonati' (con questo termine si indica il momento in cui gli ET mostrerebbero alla rapita inseminata artificialmente l'ibrido sviluppatosi nel suo ventre, prontamente estratto dagli ET e mostrato alla 'madre' a mo' di spiegazione del rapimento; n.d.A.). Potremmo avere un rapimento reale ma il neonato potrebbe non essere un ibrido ma un bebe' umano. Molte donne non hanno provato affetto per il bebe'. Una di esse assicuro' di non credere che questa presentazione servisse a creare un legame affettivo, quanto piuttosto a torturare emotivamente la vittima del rapimento. Lo scenario della presentazione del neonato, d'altra parte, potrebbe non essere reale, ma virtuale. Il bebe' potrebbe essere ben altro rispetto a cio' che sembra, anche una sorta di proiezione olografica. Il che potrebbe essere per ingannarci sulla vera natura di questo programma di ingegneria genetica, pena il fallimento dell'esperimento. Per render le cose ancora piu' confuse, gli ET hanno dato quattro spiegazioni contraddittorie dei loro bisogni genetici: - la necessita' di migliorare la loro razza decadente; - la modifica della specie umana, affinche' sopravviva all'apocalisse futura; - la costruzione di 'corpi nuovi' per la Resurrezione ed il ritorno di Cristo, avvenimento che, secondo alcuni rapiti, starebbero preparando per obbedire ai disegni divini; - la fabbricazione di cloni per rimpiazzare alcuni individui. Viste le differenti spiegazioni possibili, vista la massa di indicazioni che sembra sconfessarle, viste le contraddizioni che esistono fra le diverse versioni proposte dagli ET occorre accogliere con grande scetticismo cio' che essi dicono? Le testimonianze dimostrano, nel loro insieme, che gli ET traggon da noi dei 'succhi' di differente natura, sia da un punto di vista emotivo che energetico o fisico. Ci sono poi racconti, provenienti da testimoni digiuni di letteratura ufologica, circa cadaveri umani preparati come bestie da macello. Se noi siamo veramente un giacimento polivalente di risorse sfruttate dagli ET, non potrebbe essere che essi manipolino geneticamente per modificare il proprio bestiame (cioe' noi) per renderlo piu' soddisfacente? Niente esclude una simile possibilita'. Dobbiamo dunque fornire qualche dato in grado di spiegare perche' questi cambiamenti siano necessari in questo momento della nostra storia. Se per esempio gli ET sapessero di catastrofi geofisiche, di un'apocalisse distruttrice delle loro scorte, potrebbero sforzarsi disperatamente di creare delle riserve, magari una nuova varieta' di esseri umani maggiormente adatti a sopravvivere in cio' che diverra' il nostro pianeta. E' noto che gli ET si divertano a predire catastrofi geofisiche, insistendo sul carattere altruista della loro intrusione genetico-genitale. Che succederebbe, poi, se gli ET si accorgessero che il loro bestiame umano sta cambiando in un modo che loro non apprezzano? Essi potrebbero lavorare per arrestare questo processo di trasformazione?"