Gli  Extraterrestri di Padre Coda

Nell’ottobre del 1995 il teologo don Piero Coda, su richiesta del SIR (l’agenzia promossa dalla Conferenza Episcopale), rispondeva ad una serie di quesiti relativi alla possibile esistenza di alieni. "Anche gli extraterrestri, se esistono, sono creature di Dio e, per la solidarietà che coinvolge tutta la creazione, rientrerebbero anche loro nel riscatto dal peccato originale. Sul piano teologico, quindi, nessuna differenza con gli umani, né uno shock di fronte ad una eventuale conferma dell’esistenza di esseri intelligenti extraterrestri, casomai sorpresa e impreparazione di fronte ad una notizia che comporterebbe una novità nel nostro modo normale di concepire il mondo e il rapporto con la creazione", dichiarava il teologo. "Una notizia di questo genere non comporterebbe una difficoltà sostanziale per la fede cristiana perché il centro della fede è che Gesù è il Figlio di Dio, fatto uomo, per mezzo di cui ed in vista di cui tutto è stato creato. Quindi, ogni realtà creata, ogni realtà intelligente e libera che si trovi nell’universo ha sempre un riferimento fondamentale e radicale con la creazione da parte di Dio e anche con l’evento di salvezza che si realizza in Cristo. Nessun pericolo, quindi, anzi l’esistenza di extraterrestri potrebbe essere un arricchimento, così come in passato è avvenuto quando la cultura europea è entrata in contatto con mondi che prima erano assolutamente sconosciuti". Sulla questione del peccato originale il sacerdote aveva le idee assai chiare: "Il fatto che ci siano altrove nell’universo esseri intelligenti e liberi, per la solidarietà che c’è in tutta la creazione comporta che vi sia una necessità di salvezza per tutti". Curiosamente proprio il SIR, nella stessa data, aveva pubblicato la ricerca GRIS, riportando frasi di Pino Lucà Trombetta, il docente universitario bolognese che assieme a Giuseppe Ferrari del GRIS, aveva condotto l’indagine. "É indubbio che queste credenze, che non hanno alcun fondamento nelle scienze fisiche e naturali, arrivano a mischiare in qualche modo il mondo immanente con quello trascendente e a generare una caduta di capacità critica", commentava lo studioso.

 

 

 

Estratto dal libro "UFO i dossier del Vaticano" di Alfredo Lissoni (Mir edizioni, in uscita a marzo 2002).


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