Atti Parlamentari italiani di Camera e Senato e varie commissioni sugli U.F.O. - U.A.P.
Le interrogazioni parlamentari in Italia
L’8 Luglio del 1950 il Socialdemocratico Senatore Piemonte, per la prima volta intervenne con una interrogazione parlamentare sui “dischi volanti”, termine in voga in quel periodo, dove chiedeva se non era opportuno informare la popolazione sullo sviluppo delle indagini sul fenomeno. La risposta tremite il Sottosegretario di Stato per la Difesa On. Vaccaro: “A nome del Presidente del Consiglio dei Ministri informo l'Onorevole interrogante che l'Amministrazione Militare non ha alcuna comunicazione da fare in merito all'esistenza ed alla natura dei cosiddetti dischi o piatti volanti....”.
Giova ricordare comunque che già nel 1953 la Rivista Aeronautica (Rivista ufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana), presentava una serie di articoli inerenti l'argomento e che, il Ministero della Difesa di quel periodo è stato chiamato in causa numerose volte per fornire spiegazioni alle Autorità Politiche. E' interessante ricordare poi che il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi (eletto il 29/4/55 ed in carica sino al 1962 e succeduto poi da Antonio Segni), ha dimostrato particolare interesse al problema tanto che alcune installazioni radar hanno assunto particolare importanza nel rilevamento sistematico di "tracce aeree riferibili a tale fenomeno". Comunque, nessuno nella Capitale, si riteneva competente per lo studio del fenomeno infatti, anche il Comandante Generale della N.A.T.O. a Parigi Gen.Gruenther in una lettera del 16 Maggio 1955 riferiva che il problema non era contemplato nell'insieme delle sue responsabilità e cosi, il nostro Ministero della Difesa, approfittando di questa dichiarazione, continuò a stare "alla finestra" osservando ed aspettando chissà quale evento. Nel 1962, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica in risposta ad un quesito rivoltogli dal Presidente della Repubblica, incaricò un Ufficiale Superiore di indagare nuovamente sull'argomento in Italia per poi riferire al Capo dello Stato. Questo interessamento del Presidente, era stato originato dai tanti resoconti giornalistici del periodo e l'Ufficiale, dopo le investigazioni, riferì che molti reportages erano inconsistenti e che molti giornalisti erano in malafede !
1978. L’On. Falco Accame, verso la fine degli anni settanta, a seguito dei numerosi avvistamenti che stavano coinvolgendo l’intera fascia adriatica, decise di dare vita ad una interrogazione parlamentare proprio sui fatti in questione. Il documento prodotto dal politico in forza all’allora Partito Socialista, riferiva così come riportato dagli atti parlamentari della Camera dei Deputati della seduta di lunedì 20 novembre 1978 la seguente richiesta allora Presidente del Consiglio dei ministri l’On. Giulio Andreotti al suo 4° Governo: “L’interrogazione. - Per conoscere, se è al corrente dello stato di allarme creato nelle popolazioni dell’Abruzzo e Marche a seguito del manifestarsi di fenomeni non scientificamente spiegabili riportati dalla stampa e notati anche da una motovedetta della marina militare; per conoscere inoltre quali provvedimenti intenda prendere per approfondire la natura dei fenomeni e tranquillizzare le popolazioni interessate. (4-06344)”. La risposta arrivò il 29 gennaio 1979 dal Ministro della Difesa l’On. Attilio Ruffini, che diede lumi all’On. Accame con il seguente responso:“Fino dall’inizio dei fenomeni oggetto dell’interrogazione, la Difesa fu informata dello stato di viva preoccupazione manifestatasi tra i pescatori della zona compresa tra San Benedetto del Tronto e Pedaso (Ascoli Piceno), In relazione a ciò, fu immediatamente disposto un primo intervento in zona di dragamine e motovedette, per accertare l’origine dei fenomeni. Successivamente la marina militare disponeva un organico servizio di sorveglianza con l’effettuazione di 20 missioni per complessive 230 ore di navigazione. Nulla di inconsueto è stato rilevato nel corso delle suddette operazioni, per cui, tenuto conto anche del progressivo rasserenamento delle popolazioni interessate, le operazioni sono state interrotte in data 21 novembre 1978.
Il 15 Gennaio 1979 il Gabinetto del Ministro della Difesa, convocò il Segretario del C.U.N. (Associazione privata) Roberto Pinotti al quale comunicò che il Governo Italiano aveva avviato una procedura amministrativa avente il fine di studiare l’opportunità di dar vita anche nel nostro paese, ad una Commissione di studio ufficiale sugli UFO. Rimaneva comunque il problema di trovare l’Ente al quale affidare l’incarico in quanto l’Autorità Militare non si riteneva all’altezza del compito... C’era quindi l’intenzione di incaricare il Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di svolgere tali ricerche ma, tale Ente riuscì a rimanere fuori dal proposito dato che non era informato sui caratteri scientifici dell’argomento (soprattutto per ciò che riguardava il lavoro svolto all’estero).
Il 31 Gennao 1979. Interrogazione a risposta orale 3/03590 presentata da Accame (PSI) in data 1979.01.31 sulla esistenza, presso il Ministero della Difesa, di informazioni sugli ‘UFO’ e per la promozione di una approfondita indagine, anche in collaborazione con altri paesi europei, sul fenomeno citato. http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_03590_7. Dati: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3-03590&ramo=CAMERA&leg=7
Anni ’80: interrogazioni parlamentari proposte dagli Onorevoli Parlato e Baghino del partito M.S.I.-D.N. in relazione agli avvistamenti ufologici che si erano verificati tra il 1980 ed il 1982.
L’Onorevole Parlato il 09 Settembre 1980 invia una interrogazione parlamentare ai Ministri dei Trasporti On. Balzamo e quello della Difesa On. Lagorio.
Il 12 ottobre 1981 presentata interrogazione parlamentare dall’Onorevole Baghino del partito M.S.I.-D.N.
Nel 1982 interrogazione dell’On. Cicciomessere del Partito Radicale.
Il 23 giugno 1984 il Centro Ufologico Nazionale (CUN) e la Sezione Ufologica Fiorentina (SUF) organizzarono a Piglio una tavola rotonda sul tema "UFO e Mass-Media per una corretta informazione", continuazione del Convegno nazionale del CUN tenutosi a Genova nel maggio 1984 alla quale parteciparono esperti ufologi, ufomani, nonché gli onorevoli Abete e Accame. L'on. Giancarlo Abete, in quella occasione si mostrò disposto a farsi promotore, insieme ad altri deputati, di una duplice interrogazione parlamentare che fu presentata alla Camera nel mese di Luglio del 1984. L'interrogazione fu rivolta all'allora Presidente del Consiglio dei Ministri, per sollecitare la istituzione di una commissione di studi nell'ambito del CNR e al Ministero della Difesa, per ottenere l'assegnazione agli enti di studio civili di tutto l materiale ufologico archiviato dall'Aeronautica Militare: il tutto nella speranza che si potesse finalmente far un po' di luce sul mistero che da troppi anni circonda gli Oggetti Volanti Non Identificati o meglio non identificabili.
Nel 1984 le interrogazioni degli Onorevoli Abete, Fiori e Scaiola della D.C. e dell’Onorevole Scovacricchi del P.S.D.I., con una risposta ricevuta in tempi brevissimi da parte del Ministro della Difesa Spadolini che oltre a precisare i compiti svolti dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, confermava la presenza negli stessi ambiti militari di un’ampia documentazione relativa alla casistica esaminata.
Nel 19 settembre 1985 a seguito di un "Incontro Ravvicinato" avvenuto in Val D'Aosta, l'allora Presidente del CUN Centro Ufologico Nazionale, Mario Cingolani, chiese ufficialmente al Presidente del Consiglio On. Bettino Craxi, di istituire una indagine seria e rigorosa sul fenomeno degli UFO.
Il 5 ottobre 1985 interrogazione dell'Onorevole Viscardi (D.C.). "Negli archivi dell'Aeronautica militare esiste da tempo una vasta documentazione sugli avvistamenti nei cieli italiani degli UFO (oggetti volanti non identificati) che confermerebbero la presenza sempre più frequente di tali oggetti, non appartenenti alla tecnologia terrestre e provenienti dallo spazio. Ormai è tempo di abbandonare la politica delle autorità di Negazione sistematica di fatti inspiegabili, che non ha mai fatto avanzare la scienza di un passo. L'eliminazione del segreto consentirebbe invece agli studiosi, di conoscere interessanti notizie di grande utilità per il prosieguo delle ricerche e di essere in grado con i loro risultati di rassicurare una opinione pubblica sempre più preoccupata".
Tra il 1986 e il 1988 altre interrogazioni presentate dai Deputati, tra i quali sempre di Falco Accame (D.P.), Mellini (P.R.), ancora Parlato eBaghino (M.S.I.D.N.) .
Nel 1989 interrogazioni presentate dell’On. Cima, seguita da quella dell’On. Testa sui fatti avvenuti in volo sulla rotta Roma-Palermo, dove il pilota riferiva che durante il volo era stata notata la presenza di oggetti non identificati.
L'
8 gennaio 1997 interrogazione parlamentare dei Verdi Massimo
Scalia e Mauro Paissan, riguardo le possibili esercitazioni segrete
dietro la palla infuocata vista nei cieli del litorale romano e di
mezza Penisola. "
Diversamente dagli avvistamenti più o meno credibili del passato,
stavolta il fenomeno è stato molto diffuso ma le testimonianze
verosimili e comunque univoche. Poiché i nostri cieli sono stati
nel passato teatro di episodi anche tragici, è opportuno che su
questa vicenda si faccia chiarezza. Si domanda pertanto al il
Ministro della Difesa se ha già chiesto alle autorità militari
preposte se sugli schermi radar italiani o stranieri, come le varie
basi Nato di Sigonella, Aviano, Treviso, dove sono presenti i famosi
aerei-radar Awacs, siano stati rilevati elementi da poter essere
collegati al fenomeno. Inoltre si vuole sapere cosa hanno
registrato le basi di Ciampino, Pratica di Mare nel momento in
cui sono stati avvistati questi misteriosi oggetti volanti, perché
solo i radar militari sono in grado di rilevare qualsiasi presenza
nei cieli e anche l'effetto di sperimentazioni o esercitazioni di
armi segrete".
L'Aeronautica militare replica che nessuna segnalazione su oggetti
volanti è giunta la sera del 6 gennaio. Al II Reparto dello Stato
Maggiore Aeronautica, l'ufficio incaricato di catalogare e valutare
le segnalazioni di UFO provenienti dai piloti militari per poi
trasmetterle al Ministero della Difesa, non sarebbe stato notato
alcun fenomeno inconsueto come luci nel cielo o simili da parte del
personale della forza armata. Nulla di insolito neanche per i
tacnici della base di Pratica di Mare, contrariamente alle voci
circolate in un primo momento.
"Lo
smentiscano anche al Governo"
è l'invito rivolto da Scalia ai vertici della Aeronautica.
Nel 1997 l’On. Edouard Ballaman della Lega Nord per L'Indipendenza della Padania, riferiva al Ministro della difesa il seguente testo; AC 4-09782. ”Premesso che alcuni giorni fa in una riunione dei soci del Rotary di Udine il comandante americano della base di Aviano, brigadiere generale Charles Wald, ha dichiarato che i numerosi avvistamenti di oggetti non identificati avvenuti negli ultimi mesi nei cieli del Triveneto, non sono Ufo, ma si inseriscono in una serie di fatti definiti "molto eccitanti" di cui il Governo italiano è perfettamente al corrente -: quali siano questi eccitanti fenomeni di cui il Governo è al corrente;quali siano le motivazioni per cui, su tali importanti questioni che da mesi tengono, anche con una certa preoccupazione, l'attenzione della comunità, la popolazione non sia stata informata e tranquillizzata dal Governo e sia invece stata informata dalle rigidissime autorità militari americane nell'ambito di un incontro conviviale; quali siano le garanzie e le misure di sicurezza prese dal Governo in favore delle popolazioni residenti”.
La risposta del Governo fu affidata al Ministro della Difesa, On. Beniamino Andreatta così come riportato dal testo (4-09782), che riferisce“ In ordine ai contenuti dell'interrogazione si ritiene che essi siano riferibili alle dichiarazioni attribuite al Gen. WALD riportate di recente su alcuni quotidiani locali del Triveneto. In particolare, nell'articolo apparso sull'edizione di Pordenone del Messaggero Veneto del 4 maggio 1997, il giornalista interpreta e assume come fatti correlati le dichiarazioni del Generale riguardanti i rapporti riservati intercorrenti tra le autorità italiane e quelle statunitensi in merito alle attività operative e addestrative della base di Aviano e le altre affermazioni dell'alto ufficiale concernenti gli asseriti avvistamenti di oggetti non identificati - che egli garantisce non essere UFO - rilasciate nel corso della citata riunione del Rotary di Udine. Si è dell'avviso che tale correlazione tra le attività della Base che l'Ufficiale dichiara di dover mantenere ovviamente riservate e di cui il Governo è a conoscenza (negli ultimi mesi tali attività hanno registrato numerosi sorvoli di aerei privi di armamento in normali esercitazioni notturne nei cieli pordenonesi) e le asserite segnalazioni di UFO (peraltro nessuna di queste segnalazioni è pervenuta anche informalmente ai Comandi territoriali dell'Arma dei Carabinieri) possa avere dato motivo e sollecitato sulla stampa locale un certo interesse. Del resto in un altro articolo pubblicato sempre in data 4 maggio 1997 dall'edizione di Udine della medesima testata, i due argomenti sono presentati in maniera distinta, senza ipotizzare celate interconnessioni. Per quanto precede, non ravvisando l'Amministrazione della Difesa nelle suddette circostanze di fonte giornalistica elementi suscettibili di determinare allarmismo nella popolazione, non è stata conseguentemente adottata alcuna misura di sicurezza in favore dei cittadini del Triveneto”.
Nel 1997 il Senatore Salvatore Lauro di Forza Italia e il Senatore Michele Bonatesta di Alleanza Nazionale presentarono in due diverse interrogazioni al Governo alcune domande su quanto accaduto all’intero del bosco della Roccaccia a Tarquinia in provincia di Viterbo, dove una grossa pineta fu devastata da una forte energia in caduta al suolo.
In data 14 maggio 1997 il senatore Michele Bonatesta di Alleanza Nazionale aveva infatti depositato una interrogazione parlamentare a risposta scritta che, partendo evidentemente dalle notizie riportate sulla stampa, ha sottolineato la mancanza di riscontro da parte dell'università di Bologna dopo l'inoltro di campioni prelevati nella pineta sui quali effettuare opportune indagini e richiedeva ai ministri della Pubblica Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dell'ambiente se non si intendeva "adottare iniziative volte ad uno studio più approfondito di tali fenomeni e volte ad accertare eventuali responsabilità dell'accaduto".
Il
21 maggio 1977 il senatore Salvatore Lauro di Forza Italia, che
analogamente richiedeva agli stessi ministeri ed alcuni altri
(Interno, Protezione Civile, Difesa e Trasporti e Navigazione)
delucidazioni sul "misterioso fenomeno" di Tarquinia
premettendo tra l'altro che:" una prima causa tecnica del
fenomeno fu individuata in un così detto fulmine palla, ipotesi non
ritenuta pertinente; si ipotizzò successivamente l'atterraggio
anomalo di un oggetto volante non identificato; altri invece mettono
in relazione il fenomeno con la presenza in zona di un grosso
traliccio per l'alta tensione; i ricercatori dell'Istituto di Fisica
e Astrofisica dell'università di Bologna, esponenti del CNR e
dell'Istituto di Chimica dell'università di Pisa starebbero
lavorando da settimane al fine di tentare di risolvere il Mistero".
L'iniziativa parlamentare ha smosso le acque, spingendo il
Dipartimento di Fisica dell'università di Bologna a precisare per
iscritto il proprio coinvolgimento.
I già citati
ricercatori dopo aver motivato il loro interessamento in relazione
alle notizie di stampa che facevano cenno alla "caduta di un
meteorite o altro oggetto extraterrestre", spiegavano come
avevano preso contatto con la locale stazione dei Carabinieri, che
avevano dato la colpa alla copiosa nevicata di dicembre, e con il
dottor Aumento che viceversa li aveva lasciati perplessi.
Sempre nel 1997 stesso anno una simile interrogazione veniva riproposta dall’On. Ballaman.
Il 20 Luglio 1999 l’Onorevole Sandro Del Mastro delle Vedove di Alleanza Nazionale della Commissione permanente Affari sociali, realizzò un interrogazione parlamentare sui numerosi avvistamenti che in quel periodo si stavano registrando in molte località d’Italia e quali strutture delle forze armate italiane erano destinate all'esame delle segnalazioni relative agli oggetti volanti non identificati.: premesso che: anche nel 1999 (come tutti gli anni nel periodo estivo) vi sono stati numerosi avvistamenti di Dischi Volanti o cosiddetti U.F.O.; che il fenomeno è da sempre all’attenzione delle Forze Armate di tutto il mondo che dispongono di sezioni speciali per la raccolta delle segnalazioni e delle informazioni sugli oggetti non identificati; il problema attiene evidentemente alla sicurezza del Paese, INTERROGA l’On. Ministro della Difesa per sapere se esiste, presso le nostre Forze Armate, una sezione o un dipartimento destinato all’analisi delle informazioni e delle segnalazioni degli Oggetti Volanti Non Identificati e, in caso affermativo, se il detto ufficio collabori con gli analoghi uffici delle Forze armate dei paesi alleati.
Martedì
18 gennaio 2000 si è svolto alla Camera dei Deputati un breve
botta-e-risposta in tema di UFO. Il sottosegretario alla
Difesa, Gianni Rivera, ha infatti risposto all'interrogazione
presentata dal deputato di Alleanza Nazionale, Sandro Dal Mastro
Delle Vedove. Per bocca del sottosegretario, il governo ha
fornito la seguente risposta:
"L'Aeronautica
militare, alla quale spetta il controllo dello spazio aereo,
provvede, attraverso il proprio reparto generale sicurezza, alla
raccolta delle segnalazioni di presunti avvistamenti al fine di
verificarne la veridicità sotto il profilo generale della
sicurezza. La raccolta di tali segnalazioni viene utilizzata
esclusivamente con finalità statistiche allo scopo di monitorare il
fenomeno. Al momento tale attività non è coordinata con i paesi
alleati."
L'onorevole
Dal Mastro Delle Vedove ha subito replicato di non ritenersi affatto
soddisfatto della risposta, vista la serietà dell'argomento e
l'esistenza di cospicue risorse che altri paesi concedono allo
studio del fenomeno, e ha definito "strano che
l'Aeronautica militare italiana si limiti solo a quanto detto",
ovvero a una "raccolta dei presunti avvistamenti con
finalità meramente statistica" con
nessuna collaborazione con gli alleati, affermando infine che
lascia "veramente a desiderare [...] che il Ministero
della difesa non attribuisce a questo fenomeno l'importanza che
probabilmente esso ha" e
riservandosi di tornare sull'argomento
Nel 2005 abbiamo registrato l’interrogazione dell’On. Perrotta che la svolse per i fatti misteriosi che si sono verificati nei pressi di Caronia. Tema abbondantemente affrontato dai media nazionali, per le vicende misteriose registrate nel paesino della costa tirrenica siciliana, dove per un lungo periodo cittadini e strumenti hanno rilevato una miscela di fatti senza spiegazione. Autocombustioni, rilascio di energie senza innesco, avvistamenti di OVNI ed elettromagnetismo sono alcuni degli elementi in atto nel cerchio di Caronia.
2005 Costituzione del Gruppo di Studio Interistituzionale sui - Fenomeni anomali a Caronia - con l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3428 dell'aprile 2005, su proposta avanzata dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Il Gruppo viene coordinato da Francesco Mantegna Venerando ( presidente del Comitato Istituzionale di Coordinamento del Sistema di Sorveglianza Sismica e Vulcanica in Sicilia ed esperto della presidenza della Regione Sicilia), dai professori Bruno Azzerboni (Ordinario di Elettronica all'Università di Messina), Giuseppe Maschio (Direttore del Dipartimento di Chimica dell'Università di Padova), dal fisico CF Prof. Clarbruno Vedruccio (Marina Militare) e dal dottor Massimo Chiappini (Direttore del Laboratorio di Geomagnetismo dell'Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) a cui vanno ad aggiungersi ricercatori, studiosi e specialisti appartenenti ad istituzioni pubbliche quali il Ministero delle Comunicazioni, La Marina e l'Aeronautica Militare, l'Arpa Sicilia, il Sias della Regione Siciliana, Telespazio, L'Enel, la RFI ed altri.
2007
Senato della Repubblica. E' stata presentata lo scorso 5 dicembre
2007 un'interpellanza al Senato sulla questione di Caronia, diretta
al Presidente del Consiglio Romano Prodi dai Senatori Bartolo Fazio
(Ulivo Margherita), Fabio Giambrone (Italia dei Valori), Stefano
Cusumano Pop Udeur), Antonio Papania (Ulivo),Antonio D'Alì (Forza
Italia), Giovanni Pistorio (Democrazia Cristiana Indip- Mov per
l'autonomia), Giuseppe Naro (Udc), Calogero Mannino Udc), Nino
Strano, Roberto Centaro (Forza Italia) , Domenico Nania (Alleanza
Nazionale), Accursio Montalbano (Ulivo), Giuseppe Di Lello Finuoli
(Progressisti federativo), Carlo Vizzini (Partito Socialista
Democratico Italiano), Costantino Garraffa (Ulivo) e Giovanni
Battaglia (Ulivo). L'interpellanza richiama l'attenzione del Governo
sulla complessità della vicenda e sulla oggettiva difficoltà di
interpretazione dei fenomeni elettrici ed elettromagnetici in
quest'area geografica, la cui origine viene plausibilmente ritenuta
artificiale dal Gruppo
di Studio Interistituzionale di Osservazione istituito dalla
stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2005, su
proposta della Protezione Civile.
Proprio in virtù di queste
difficoltà che il Gruppo Interistituzionale è chiamato
ad affrontare, il folto gruppo di Senatori appartenenti sia alla
maggioranza che all'opposizione, ha chiesto al Governo di
intervenire per valorizzare e potenziare l'esperienza di
monitoraggio interdisciplinare a Canneto di Caronia, estendendo
l'attività del Gruppo -così efficacemente coordinato, come si
legge nell'interpellanza - al territorio nazionale, in
considerazione dell'interesse che questi nuovi scenari aprono nella
direzione della sicurezza dei cittadini e del territorio.
L'interpellanza fa specifico riferimento all'interruzione del
servizio di assistenza e manutenzione delle apparecchiature, da
ormai oltre un anno, determinata da ristrettezze finanziarie, che
rischia di compromettere del tutto l'attività di monitoraggio.
2007 Caronia: su alcuni settimanali nazionali italiani, vengono pubblicati alcuni stralci del testo classificato riservato con le conclusioni del Rapporto provvisorio sui fenomeni di Canneto di Caronia: ".... c’è un rapporto riservato, redatto dopo due anni di lavoro, dal Gruppo di Studio Interistituzionale, creato ad hoc dalla Presidenza del Consiglio nel 2005 e composto da esperti e scienziati. Nelle conclusioni emergono fondamentalmente due ipotesi: o la sperimentazione di una misteriosa arma segreta militare, oppure una ipotesi di natura extraterrestre: gli Ufo." poi segue..: <<... Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali, oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato ...>>.
Il 20 dicembre 2012 viene effettuata l’interrogazione parlamentare dell’On. Giuseppe Vatinno e dell’On. Francesco Barbato dell’Italia dei Valori, indirizzata ai Ministeri della Difesa e degli Affari Esteri, così di seguito esposta: “Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri. Per sapere - premesso che: presso l'Onu, Organizzazione delle nazioni unite sarebbe sorto l'Unoosa, Ministero degli affari spaziali eMazlan Othman, l'astrofisica malese sarebbe stata messa a capo della struttura con il fine di accogliere gli extraterrestri (lastampa.it, 29 settembre 2010); la nomina sarebbe avvenuta in occasione della conferenza della Royal Society Kavli Foundation nel Buckinghamshire, in cui la Othman avrebbe anche presentato il proprio «piano». La divulgazione dei progetti seguiti dall'astrofisica, che è stata a capo dell'agenzia spaziale malesiana con cui ha organizzato la preparazione al lancio del primo astronauta del suo Paese, si sarebbe resa necessaria data la scoperta di centinaia di nuovi pianeti che, secondo la stessa scienziata, «aumenterà le possibilità di rilevare la presenza di vita extraterrestre nel cosmo». E questo significa che l'Onu deve essere pronto a coordinare la risposta dell'umanità a un eventuale «primo contatto», come riportato dal Telegraph; Dimitri Medvedev, premier della Federazione russa, - un lancio agenzia Ansa 9 dicembre 2012 riferisce che nel corso di un fuori onda televisivo - avrebbe detto ad un giornalista che insieme alla valigetta con i codici nucleari, gli sarebbe consegnato una speciale cartella «top secret». «Questa cartella contiene solo informazioni sugli alieni che hanno visitato il nostro pianeta». «Inoltre, gli viene consegnato un rapporto del servizio segretissimo che esercita il controlla sugli alieni sul nostro territorio nazionale», aggiunge Medvedev, secondo cui «informazioni più dettagliate su questo argomento potete ricavarle dal noto film "Men in Black"», «però non vi dirò quanti di loro sono fra noi perché questo creerebbe panico», ha aggiunto il premier; Ronald Reagan, 40° Presidente degli Stati Uniti d'America, ad otto anni dalla scomparsa, l'ex collega Shirley MacLaine ha rivelato che: «Reagan lasciò la carriera di attore per gettarsi nell'arena politica proprio dopo un incontro ravvicinato con un entità aliena che lo impressionò molto. Erano i primi anni '50, lui e la moglie Nancy erano attesi ad un party organizzato dall'attore William Holden. Arrivarono in ritardo, molto eccitati. All'amica Lucilie Ball (star della serie tv "I love Lucy", in Italia "Lucy ed io") raccontarono la loro incredibile avventura: si erano fermati sulla superstrada che porta a Los Angeles per osservare un disco volante in fase di atterraggio. Nella versione riferita dalla Ball, l'evento già abbastanza eccezionale si concludeva così. Invece, ora la 78enneMacLaine ricorda di aver sentito dalla collega quel dettaglio in più, sconvolgente. Dall'astronave sarebbe uscito un E.T. che rivolgendosi all'attore lo avrebbe invitato ad abbandonare Hollywood per concentrarsi sulla politica, probabilmente profetizzandogli un luminoso futuro. In effetti, da lì a poco Reagan smise di recitare. Come si sa, dal 1967 fino al 1975 ricoprì la carica di Governatore della California e poi, dal 1981 al 1989, venne eletto per due mandati consecutivi alla Casa Bianca. Bè, l'alieno aveva visto bene. Non fu quello però l'unico avvistamento straordinario che Ronald Reagan avrebbe fatto. Quando era ancora governatore, nel 1974, stava volando a bordo di un Cessna Citation diretto a Baskersfiled. A bordo, oltre al pilota Bill Paynter, c'erano anche due guardie del corpo. Tutti e quattro gli uomini ad un certo punto notarono una strana luce bianca nel cielo che sembrava seguirli. «Appariva lontana alcune miglia - riferì il pilota - ma poi all'improvviso accelerò, sembrò allungarsi e poi sparì di colpo. Tutti sull'aereo rimanemmo sorpresi... Quell'Ufo era passato in un istante da una normale velocità di crociera ad una velocità straordinaria»; il 23 giugno 2006 nel corso della conferenza stampa della prima giornata del seminario internazionale intitolato Media between Citizens and Power («I media fra i cittadini ed il potere») tenutosi all'Isola di San Servolo presso il polivalente centro congressi di proprietà della provincia di Venezia, l'ex premier sovietico Michail Sergeevich Gorbaciov ha risposto alle domande di una quarantina d'inviati di testate nazionali e locali, e di radio e televisioni. Il seminario internazionale (durato due giorni, dal 23 al 24 giugno 2006) è stato patrocinato dalla provincia di Venezia e dal World Political Forum fondato dallo stesso Gorbaciov. La penultima domanda (precedente a quella dell'inviato di Rainews24) è stata posta da Luca Scantamburlo, inviato del Gruppo Editoriale Olimpia per le riviste Tecnologia&Difesa ed UFO Notiziario. Il quesito rivolto al grande statista russo concerneva alcune dichiarazioni pubbliche di Ronald Reagan in merito alla possibilità di una «minaccia aliena» alla Terra proveniente «da un altro pianeta», eventualità che avrebbe aiutato gli uomini a riconoscere il legame che li affratella (discorso ad un liceo nel Maryland il 4 dicembre 1985, e speech a New York alla 42ma Assemblea Generale dell'ONU il 21 settembre 1987); durante il quesito in conferenza stampa l'ex premier Gorbaciov è intervenuto interrompendo il giornalista e, riferendosi a Reagan, ha affermato: «Fra le altre cose ne ha parlato una volta anche con me»; l'inviato ha replicato: «A Ginevra nel 1985», senza essere smentito dall'ex premier al quale ha infine chiesto un commento alle sconcertanti dichiarazioni rilasciate l'anno scorso all'Università di Toronto da Paul Hellyer, ex ministro della difesa canadese (vedasi il servizio di Maurizio Molinari per La Stampa di Torino, 26 novembre 2005, Esteri, pagina 10), il quale ha parlato della possibilità di un'imminente «guerra intergalattica» alla quale gli Stati Uniti si starebbero segretamente preparando; Winston Churchill, primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e successivamente dal 1951 al 1955, noto statista e stratega, Churchill, ex ufficiale dell'esercito britannico - il 6 agosto 2012 il corriere.it informa i lettori che - «Ai dischi volanti, Churchill fu iniziato nel 1912: nel cielo diSheerness, in Essex, sopra la base-scuola della Royal Navy qualcuno osservò un oggetto strano che luccicava e rimase stordito. Forse era un velivolo ma non avendo mai visto cose del genere quel testimone lanciò l'allarme e la faccenda finì persino alla Camera dei Comuni. Fu tale lo spavento che il Parlamento ordinò al primo Lord dell'Ammiragliato, il trentottenne Winston Churchill, di venire a capo della inquietante intrusione. Se ne occuparono i servizi segreti della flotta di sua Maestà che però non riuscirono a dare una spiegazione esauriente del fatto. E, così, si preferì soprassedere. Allucinazioni visive? Invasione dallo spazio? Un bel po' di anni dopo, ci raccontano i documenti storici resi pubblici ieri dall'Archivio Nazionale di Stato, Winston Churchill fu costretto di nuovo, e in diverse occasioni, a occuparsi di Ufo. Se nel 1912 non vi aveva prestato più di tanta attenzione e probabilmente non se ne era nemmeno preoccupato, questa volta il leader conservatore, divenuto nel frattempo capo del governo, pensò di andarci cauto e di non sottovalutare gli avvistamenti segnalati.»; Jimmy Carter, il 39° presidente degli Stati Uniti d'America, in carica dal 1977 al 1981, durante la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti, promise di aprire al pubblico e svelare i segreti della cosiddetta «Camera D» del Pentagono: l'archivio sugli ufo del governo americano. Carter, subito dopo la laurea in fisica si era occupato del fenomeno ufo affermando di essere stato protagonista di un incontro ravvicinato. Gli studiosi gli credettero. Eletto alla carica di Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter non mantenne la promessa; con Area 51 si intende - riferisce il corriere.it a firma AntonioCarioti datato 8 luglio 2011 - una base militare segreta nel Nevada, che sorge presso il letto di un antico lago salato, Groom Lake, distante 150 km da Las Vegas. Si dice che là siano stati trasportati i resti di un disco volante, comprese le salme dei suoi passeggeri alieni, precipitato a Roswell (New Mexico) nel luglio 1947. In effetti le versioni ufficiali delle autorità americane sulla vicenda non sono mai apparse del tutto convincenti. E sulle attività di Area 51 grava ancora una cappa di mistero. Ma non è detto che dietro ci sia una vicenda di contatti con gli extraterrestri. Il documentario «Inside Area 51», in onda su National Geographic Channel (canale 403 di Sky, ore 21.10), punta piuttosto i riflettori sul lato nascosto della guerra fredda. Per la prima volta si confessano davanti alle telecamere piloti, tecnici, ufficiali e agenti segreti operanti nella base, tra cui l'ex comandante di Area 51, Hugh Slater, e l'ex vicedirettore della Cia, Albert Wheelon. Si parla di test atomici, voli sperimentali, collaudi di nuovi prototipi (dal famoso U2 al misterioso Oxcart) per lo spionaggio ad alta quota sull'Unione Sovietica. Venne sperimentato a Groom Lake anche un mezzo a quattro ruote poi usato dagli astronauti sulla luna. Realizzata con la consulenza di AnnieJacobsen, autrice del saggio investigativo «Area 51», uscito in maggio negli Stati Uniti e recensito dal New York Times, la trasmissione fornisce molte informazioni interessanti. Ma non pretende di dire una parola definitiva sugli enigmi di Groom Lake. Anzi termina con le dichiarazioni di due protagonisti che ammettono di aver rivelato «solo una parte della storia». Viene da pensare che abbiano taciuto proprio gli aspetti più intriganti. Che magari potrebbe davvero riguardare gli alieni -: se i Ministri interrogati sono informati dei fatti esposti in premessa che, ad avviso degli interroganti meritano un approfondimento e, se dispongano notizie in merito, nonché se il Governo intenda reperire elementi anche sul piano internazionale sull'argomento esposto, come ad esempio l'esistenza dell'Area 51, se l'Italia disponga e dove di eventuali strutture delle Forze armate o di altri Corpi dello Stato dediti allo studio del fenomeno ufologico, se siano stati prodotti documenti e relazioni riservati in ambito nazionale o Nato, se infine in Italia si possa prevedere la creazione di una struttura dedicata munita dei requisiti di trasparenza pubblica.(4-19252).”
Il 4 marzo 2014 l’interrogazione parlamentare dell’On. Gaetano Nastri di Fratelli D’Italia, così presentata: (4-03820) “Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: a seguito dell'ondata di avvistamenti di oggetti volanti non identificati (OVNI) avvenuta nel 1978, l'allora Presidente del Consiglio Giulio Andreotti designò l'Aeronautica militare quale organismo istituzionale deputato a raccogliere, verificare e monitorizzare le segnalazioni inerenti gli OVNI; l'attività di controllo e di osservazione costante, attualmente è svolta dal reparto generale sicurezza dello Stato Maggiore dell'Aeronautica, la cui struttura, si occupa di questa materia per garantire adeguati livelli di sicurezza del volo nazionale, custodendo al contempo, le segnalazioni degli avvistamenti, in genere quelli provenienti da testimoni che hanno denunciato l'avvenimento alle forze dell'ordine; il medesimo reparto, a seguito delle indicazioni ricevute, avvia con l'ausilio del servizio meteo e dei comandi operativi, un'indagine tecnica, al fine di verificare se l'oggetto misterioso avvistato, sia un pallone sonda meteorologico, un velivolo convenzionale, un aeroplano tracciato dai radar o, comunque un fenomeno noto, oppure un evento non conosciuto e pertanto classificato oggetto volante non identificato (OVNI), ovvero un UFO, dall'acronimo inglese unidentified flying object ; dai faldoni «declassificati» custoditi presso il suesposto reparto generale sicurezza, pubblicati recentemente da un libro, «Ufo i dossier italiani», emerge un quadro inedito, secondo il quale nell'anno 2013, ci sono stati 7 avvistamenti registrati, per un totale di 56 negli ultimi 4 anni e con una forte espansione di 22 casi nell'anno 2010 e un calo nell'anno 2011 pari a 17 avvistamenti, mentre 10 sono quelli registrati nell'anno 2012; l'attività di verifica e di indagine tecnica da parte dell'Aeronautica militare è finalizzata all'accertamento dell'esistenza di una correlazione con eventi umani e/o fenomeni naturali in grado, se necessario, di coinvolgere anche altri organi competenti presenti sul territorio nazionale; il compito di ricerca non intende stabilire se vi siano altre forme di vita intelligente provenienti da altri pianeti, ma si limita a individuare se è stata possibile, oppure no, una giustificazione tecnica o naturale ad un determinato avvistamento nello spazio aereo; l'Aeronautica militare, fornendo ulteriori precisazioni, ribadisce che non è previsto alcun compito da parte del reparto generale sicurezza dello Stato Maggiore, nell'esprimersi sull'attendibilità degli avvistamenti, avendo tuttavia riscontrato nello spazio aereo nazionale nel passato, oggetti volanti non identificati di varie forme, da semplici oggetti luminosi a vere e proprie «flottiglie» di OVNI, ricevendo addirittura la segnalazione di un «umanoide», presente nel nostro Paese; le fonti, secondo quanto riportato dalla stessa Aeronautica militare, rilevano che gli avvistamenti in tutta Italia, provengono da «privati cittadini», forze dell'ordine, piloti e perfino preti, i quali attraverso la compilazione di uno specifico e dettagliato modulo, determinano l'avvio dell'indagine; l'interrogante segnala che, oltre ai riferimenti numerici degli avvistamenti, in precedenza riportati, vi è tuttavia un ulteriore aspetto del fenomeno i cui dati raccolti dall'Aeronautica militare, andrebbero resi noti e riconducibili alle segnalazioni pervenute da piloti civili e militari e da militari dell'Esercito nonché, dai controllori di volo ed altre fonti attendibili di coinvolgimento di piloti civili e militari, di avvistamenti e addirittura inseguimenti per intercettazione di velivolo sconosciuto introdottosi negli spazi aerei italiani; nel corso del recente passato, gli organi di stampa hanno addirittura citato episodi in cui i velivoli della Aeronautica militare, sono stati inseguiti da OVNI o avvenimenti di mancata collisione denunciati dai piloti delle compagnie aeree italiane e straniere che operano sul territorio italiano, con oggetti volanti dalla natura sconosciuta; nella maggioranza dei casi, i piloti hanno segnalato dei velivoli aventi luci di posizione completamente differenti da quelle in uso da parte di aerei da trasporto passeggeri, aerei postali o militari ed hanno descritto evoluzioni effettuate da questi OVNI che nulla hanno a che vedere con l'odierna conoscenza in campo aeronautico; a giudizio dell'interrogante, occorre rendere noto all'opinione pubblica, eventuali ulteriori informazioni oltre a quelle di recente divulgate, al fine di far conoscere in modo completo e definito, anche attraverso il coinvolgimento della società della ricerca scientifica e accademica, la natura di un fenomeno, il cui mistero dura da decenni e che alla base pone la domanda dell'esistenza di altre civiltà extraterrestri –: quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa; se intenda rivelare i documenti declassificati, ed in possesso presso il reparto generale sicurezza dell'Aeronautica militare, relativi agli avvistamenti di oggetti volanti non identificati – OVNI, avvenuti nel corso degli ultimi anni nel nostro Paese; se intenda altresì rendere noti ulteriori documenti relativi a segnalazioni, pervenute da parte di piloti militari o civili, di avvistamenti di OVNI, all'interno dello spazio aereo italiano, che stando a quanto pubblicato dagli organi di stampa nel corso del recente passato, hanno addirittura citato avvenimenti di mancata collisione; se intenda infine confermare l'attenzione da parte del Governo, sul fenomeno degli oggetti volanti non identificati ed in caso affermativo, quale sia il sistema organizzativo operante in Italia. (4-03820)”.
Lunedì
22 dicembre 2014 Atto Camera Risposta scritta
pubblicata - allegato B della seduta n. 356
(4-03820) presentata da NASTRI Gaetano.
Risposta del Ministro della Difesa: Roberta Pinotti.
In
via preliminare, va detto che l’;Aeronautica militare riserva
costante attenzione alla questione delle segnalazioni di oggetti
volanti non identificati (O.V.N.I.), nell’ottica di condurre,
secondo una consolidata procedura, le necessarie verifiche di
eventuali impatti sulla sicurezza dell’attività aerea. Per
quanto concerne la struttura operativa operante in Italia, come
peraltro citato dall’interrogante, si conferma che la
responsabilitˆ della raccolta, della verifica e del monitoraggio di
tutte le segnalazioni riguardanti gli oggetti volanti non
identificati rientra nella competenza del reparto generale sicurezza
dello stato maggiore dell’Aeronautica Militare, quale organo
istituzionale designato a suo tempo per questo tipo di attività.
Tutte le diverse informazioni in possesso di tale
reparto riguardanti gli O.V.N.I., comprese le segnalazioni
provenienti da piloti, civili e militari, ormai da diverso tempo
sono accessibili al pubblico. Infatti, sul portale internet
dell’Aeronautica militare, alla voce Oggetti Volanti Non
Identificati è
possibile
consultare un’aggiornata sintesi statistica relativa alle attività
di verifica delle segnalazioni di O.V.N.I. pervenute nonché alle
relative risultanze. Presso il citato reparto dello
stato maggiore dell'Aeronautica
altresì
accessibile a titolo gratuito, a tutti coloro che, per motivi
istituzionali, di studio o di divulgazione scientifica, anche
attraverso i media, ne facciano espressa richiesta, l’intero
archivio, che
stato
completamente declassificato. Ogni segnalazione
proveniente da piloti, civili e militari, o da singoli cittadini,
viene analizzata e processata da personale dell’Aeronautica, che
avvia un indagine tecnica per identificare l’esistenza di una
correlazione con eventi umani o fenomeni naturali coinvolgendo, se
necessario, anche altri organi competenti presenti sul territorio
nazionale. Tale attività ha lo scopo di garantire la sicurezza del
volo e nazionale. Una volta terminati gli accertamenti, gli episodi
vengono gli episodi vengono pubblicati alla voce Avvistamenti della
citata pagina web e, se non
stato
possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale, si
classifica l’episodio come avvistamento di oggetto volante non
identificato. Gli eventi citati dall’interrogante,
ripresi nel libro "UFO – I dossier italiani" i cui
autori hanno avuto pieno accesso all’archivio dell’Aeronautica
militare – risultano essere gli unici disponibili presso il citato
reparto generale sicurezza che, sempre nell’ottica della massima
trasparenza, ne ha consentito la divulgazione al pubblico. Il
Ministro della difesa: Roberta Pinotti.
·
Lunedì 18 giugno 2018 Atto
Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00043 presentato da
BONOMO Francesca e co firmatario GARIGLIO Davide (Gruppo Parlamentare
PD Partito Democratico), seduta n. 16 (doc)
-
Al Ministero della Difesa - Per
sapere – premesso che: il 6 giugno 2018, intorno alle ore 21,
nell’area di pertinenza del comune di Corio, in provincia di
Torino, si è registrato il passaggio di n. 2 velivoli,
verosimilmente caccia militari a bassissima quota, sentiti e visti da
gran parte della popolazione del comune sopracitato e dei comuni
confinanti; tale evento ha enormemente allarmato la popolazione per
il forte rumore e per l’onda d’urto che si è propagata sul
territorio, ma soprattutto per il timore che i due velivoli fossero
diretti ad intercettare un terzo velivolo potenzialmente pericoloso,
che alcune testimonianze dicono di aver scorto; a causa
dell’apprensione generata negli abitanti della zona per la loro
sicurezza, le forze dell’ordine sono state chiamate numerose volte
e le istituzioni sollecitate a comprendere meglio cosa sia accaduto;
successivamente all’evento è stata interpellata l’Aeronautica
militare, la cui risposta è stata a giudizio degli interroganti
evasiva e lacunosa, cosa che ha ulteriormente alimentato dubbi e
inquietudini –: se il boato avvertito nelle circostanze richiamate
in premessa sia da attribuire allo svolgimento di voli militari e,
nel caso di risposta affermativa, quale fosse la ragione di tale
volo, se vi sia stata una qualche situazione di pericolo per gli
abitanti della zona, e quali iniziative intendano adottare le
autorità militari al fine di informare preventivamente le
popolazioni locali dello svolgimento di eventuali esercitazioni,
evitando di creare paura e preoccupazione tra gli abitanti.”
(5-0043)
Risposta del Sottosegretario alla Difesa,
Raffaele Volpi:
E' stato discusso oggi pomeriggio, giovedì
2 agosto, il question time presentato in commissione Difesa dalla
deputata Francesca Bonomo (Pd) con il collega Alberto Pagani, per
chiedere delucidazioni in merito a quanto accaduto nella serata dello
scorso 6 giugno nei cieli sopra Corio Canavese.
Questa la
risposta del sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi (Lega): <<Lo
Stato Maggiore dell'Aeronautica, a seguito dei dovuti accertamenti,
ha escluso la presenza di velivoli all'orario e nell'area indicata;
tuttavia, ha comunicato che lo scorso 6 giugno, intorno alle 23
locali, nell'area del Comune di Corio transitato un velivolo Tornado,
in missione addestrativa notturna regolarmente pianificata che
prevedeva un avvicinamento all'aeroporto di Torino-Caselle. Il
bagliore e il boato percepiti dalla popolazione potrebbero ricondursi
alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal
velivolo e, più in particolare, alla "ri-partenza" che
prevede, per poter effettuare la salita in totale sicurezza, l'uso
della massima potenza del motore, incluso l'impiego del
postbruciatore. E' il caso di sottolineare che tali manovre sono
state condotte nel totale rispetto della normativa vigente e delle
limitazioni in materia, così come tutte le attività addestrative ed
esercitative sono compiutamente disciplinate e regolamentate da
specifiche direttive di Forza armata, finalizzate a minimizzare i
disagi agli abitanti. L'utilizzo degli spazi aerei programmato
dall'Aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione
comunicata anche alle competenti autorità dell'aviazione civile che
devono conoscere l'entità del traffico aereo militare e i dettagli
del piano di volo, sia per esigenze organizzative che di sicurezza.
Quanto all'informazione preventiva, da parte delle autorità
militari, nei confronti della popolazione in occasione dello
svolgimento di attività addestrativ con velivoli, é già prassi di
Forza armata dare pubblico preavviso di ogni esercitazione di
rilievo, così come di ogni evento che preveda la contestuale
partecipazione di più aeromobili. Nel caso in esame, si è trattato
di una missione addestrativa di un singolo velivolo che ha utilizzato
le normali traiettorie di volo che non ricade nelle casistiche sopra
esposte. Sugli aspetti legali alla sicurezza e al rispetto delle
norme vi é la massima attenzione, affinché l'indispensabile
esigenza addestrativa riduca al minimo l'impatto sui residenti nelle
aree interessate da esercitazioni di volo. Proprio per questo motivo,
oltre che per evitare interferenze con il traffico civile, sono
previsti stringenti limiti procedurali, temporali, geografici e di
quota per tutte le attività sia addestrative che esercitative>>.
Dichiarazioni
e commenti:
La
deputata del Partito Democratico, Francesca Bonomo, commenta così la
replica del Governo: <<Forse sarebbe stato meglio avvisare gli
amministratori locali, anche se da quanto emerge dalla risposta del
Governo si è trattato di un solo velivolo, così avrebbero
potuto tranquillizzare i propri cittadini. Certo è strano il fatto
che l'Enav fosse informata: perché allora non è stato subito
chiarito da loro l'episodio e anche da parte dell'Aeronautica quando
sono stati interpellati? Ci sono voluti un esposto alla Procura della
Repubblica, un'interrogazione parlamentare e decine di denunce alle
forze dell'ordine per avere una risposta esaustiva. Speriamo che
tutto questo non si ripeta in futuro. Ci teniamo a ribadirlo: se ci
fosse stato un avviso preventivo, sicuramente non avremmo avuto alcun
tipo di allarme>>.
Archivio Quirinale - Archivio Storico della Presidenza della Repubblica
Collezione Gianni Bisiach, Inchiesta sugli UFO
Documenti e Atti del Parlamento Europeo
Storicamente
è proprio l’interrogazione dell’On. Accame a dare
seguito ad un deciso e concreto interesse del Governo a far seguire,
controllare e verificare ufficialmente, ed in maniera istituzionale
il fenomeno degli oggetti volanti non identificati. Da allora fino ai
giorni nostri il fenomeno a livello militare in Italia viene seguito
dall’Aeronautica militare, così troviamo infatti scritto sulle
pagine del sito istituzionale: ”A
seguito dell’ondata di avvistamenti di Oggetti Volanti Non
Identificati (OVNI) del 1978, l’allora Presidente del Consiglio
Giulio Andreotti designò l’Aeronautica Militare quale Organismo
Istituzionale deputato a raccogliere, verificare e monitorizzare le
segnalazioni inerenti gli OVNI”.
Sul
sito Internet dello Stato Maggiore della Aeronautica Militare,
troviamo infatti i rapporti
annuali del Reparto Generale Sicurezza quale
Organismo
Istituzionale deputato a raccogliere, verificare e monitorizzare le
segnalazioni inerenti gli OVNI.
Ricerche e materiali a cura dell'Archivio CUN, Archivio Roberto Pinotti, UFOTEL CISU, L. Barone-A. Sacripanti, Archivio SUF, Atti Parlamentari, Cristina Rossi, Vladimiro Bibolotti, Documentazione Camera e Senato, Registro Atti Parlamento Europeo.
Archivio Storico Ppresidenza della Repubblica
aggiornamento 14.01.2024