50 ANNI DI UFO NELLO SPAZIO OSSERVATI DA
ASTRONAUTI USA E COSMONAUTI RUSSI
Qui di seguito i principali avvistamenti nello spazio conosciuti da cui sono stati esclusi
i casi dubbi o riconosciuti come falsi
AVVISTAMENTI UFO DA PARTE DEGLI ASTRONAUTI:
dichiarazioni e testimonianze
Edgar Mitchel:
dichiarazione del 26.07.2008 ai media USA
Clark
McClelland: dichiarazione del
29
Luglio 2008
Clark McClelland
ha contribuito al lancio delle missioni spaziali
Mercury, Gemini, Apollo, Apollo-Soyuz, Skylab, Space
Shuttle e della Stazione Spaziale Internazionale. Ha
ricevuto attestati di merito per il suo lavoro da:
Walter Cronkite, il Maggiore Donald Keyhoe, direttore
del NICAP, il Vice direttore del NICAP Richard Hall,
l’astronomo Dr. J. Allen Hynek, e altri. Per conto del
MUFON è stato assistente per lo Stato della Florida e
Direttore presso il KSC (Kennedy Space Center), nonché
direttore del NICAP (National Investigations Commitee on
Aereal Phenomena) a Cape Canaveral e al KSC! Ha ricevuto
menzioni onorarie da Senatori USA, membri del Congresso,
Ufficiali militari e scienziati.
Scrivo in sostegno al
mio amico e coraggioso astronauta della NASA, Edgar
Mitchell, Apollo 14.
Io, Clark McClelland, ex ScO della Flotta Space Shuttle,
dichiaro di aver visto con i miei occhi un ET alto dagli
8 ai 9 piedi circa tre metri, sui miei monitor
da 27 pollici mentre ero in servizio presso il Launch
Control Center (LCC) del Kennedy Space Center. L’ET era
in piedi nella stiva di carico dello Space Shuttle e
discuteva con due astronauti NASA agganciati! Inoltre,
sui miei monitor notai l’astronave dell’ET che si era
posizionata in un’orbita stabile dietro i riscaldatori
dei motori dello Space Shuttle. Osservai la cosa per
circa un minuto e sette secondi. Tutto il tempo di
memorizzare. Era un ET e un’astronave aliena! In seguito
mi contattò un amico dicendomi di aver visto un ET alto
dagli 8 ai 9 piedi dentro la cabina dell’equipaggio
SPACE SHUTTLE! Sì, dentro lo Shuttle! Entrambe le
missioni erano incontri DoD (Pentagono) TOP SECRET (TS)!
(fonte:
www.stargate-chronicles.com;
http://www.australia.to/index.php?option=com_content&view=article&id=317:ufo&catid=41:rotator-news
)
Maggiore Gordon Cooper
I1 Maggiore Cooper fu uno degli astronauti del progetto Mercury, e
I'ultimo americano a volare nello spazio da solo. Il 15 Maggio 1963 partì verso lo spazio
a bordo di una capsula Mercury, per un viaggio di 22 orbite intorno al mondo. Durante
I'ultima,comunico' alla stazione di rilevamento di Muchea (presso Perth, Australia
occidentale) che poteva vedere un oggetto luminoso verde davanti a lui, che si avvicinava
velocemente alla sua capsula. L'UFO era reale e solido, perché fu rilevato dal radar di
Muchea. L'avvistamento di Cooper fu riportato dalla NBC, che stava seguendo il volo passo
passo; ma quando egli atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe stato loro
consentito di domandargli nulla in proposito. Il Maggiore Cooper era un fermo sostenitore
degli UFO.
Oltre dieci anni prima, nel 1951, ne aveva avvistati mentre pilotava un jet F-86 Sabre
sopra la Germania ovest. Erano metallici, a forma di disco e volavano molto alti,
surclassando agevolmente tutti i caccia americani. Cooper testimoniò anche di fronte alle
Nazioni Unite: "Io ritengo che questi velivoli extraterrestri ed i loro equipaggi
stiano visitando il pianeta da altri pianeti. Molti astronauti erano riluttanti a parlare
di UFO... Ho avuto occasione, nel 1951, di avere due giorni di osservazione di molti dei
loro voli: erano di differenti dimensioni, e volavano in formazione da combattimento,
solitamente da est ad ovest sull'Europa."
E secondo un'intervista registrata da J. L. Ferrando, il Maggiore Cooper affermò:
"Ho vissuto per molti anni con un segreto in una segretezza imposta a tutti gli
specialisti in astronautica. Ora posso rivelare che ogni giorno, in America, i nostri
radar agganciano oggetti di forma e composizione a noi sconosciute. E ci sono migliaia di
testimonianze e una quantità' di documenti per provarlo, ma nessuno vuole renderli
pubblici. Perché? Perché le autorità temono che la gente possa pensare Dio sa a che
tipo di terribili invasori. Così, la parola d'ordine è: 'Dobbiamo evitare a tutti i
costi il panico.
"Fui inoltre testimone di uno straordinario fenomeno, qui sulla Terra. Accadde in
Florida alcuni mesi fa. Vidi coi miei occhi un'area definita del terreno bruciata dalle
fiamme, con quattro tacche lasciate da un oggetto volante che era sceso nel bel mezzo di
un campo. Alcuni esseri avevano lasciato il velivolo (c'erano tracce che lo provavano).
Sembrava avessero effettuato topografia; avevano raccolto campioni di terreno; e infine,
tornarono da dove erano venuti, sparendo ad enorme velocità. So per certo che le
autorità fecero di tutto per tenere I'evento lontano da stampa e TV, per paura di
reazioni di panico da parte del pubblico."
Ed White e James McDivitt
Nel Giugno del 1965, gli astronauti Ed White (il primo americano a passeggiare nello
spazio) e James McDivitt stavano passando sopra le Hawaii in una capsula
Gemini, quando videro un bizzarro oggetto metallico. L'UFO aveva lunghi bracci sporgenti;
McDivitt riprese immagini con una cinepresa, che non sono mai state diffuse.
James Lovell e Frank Borman
Nel Dicembre del 1965, anche gli astronauti Gemini James Lovell e Frank Borman videro un
UFO nel corso della seconda orbita del loro volo record di 14 giorni.
Borman riportò di aver visto un'astronave sconosciuta poco distante dalla loro capsula.
Il Controllo Gemini a Cape Kennedy gli disse che stava osservando
I'ultimo stadio del loro stesso razzo Titan. Borman confermò di poter vedere
perfettamente il razzo, ma che poteva vedere anche qualcosa di completamente diverso.
Questa comunicazione fu riportata durante il volo di James Lovell sulla Gemini 7:
Lovell: "Oggetto non identificato a ore 10 in alto".
Controllo: "Qui Houston. Ripetete, Sette"
Lovell: "Ho detto che abbiamo un oggetto non identificato a ore 10 in alto"
Controllo: "Gemini 7, è il razzo o un avvistamento effettivo?"
Lovell: "Abbiamo diversi avvistamenti effettivi."
Controllo: "Distanza o dimensioni stimate?"
Lovell:"Abbiamo in vista anche il razzo."
Neil Armstrong e "BUZZ" Aldrin
Secondo 1'astronauta della NASA Neil Armstrong, gli alieni hanno una base sulla Luna, e ci
hanno detto a chiare lettere di andarcene e star lontani.
In base ai resoconti sinora non confermati, sia Neil Armstrong che Edwin "Buzz"
Aldrin videro un UFO poco dopo il loro storico allunaggio con'Apollo 11, il 21 Luglio
1969. Ricordo di aver sentito uno di loro riferirsi ad una "luce" in o sopra un
cratere durante la trasmissione televisiva, con il Controllo Missione che richiedeva
ulteriori informazioni. Non si sentì niente altro. Secondo un ex impiegato della NASA,
Otto Binder, alcuni radioamatori, con le loro stazioni riceventi in VHF, che aggiravano i
ripetitori televisivi della NASA, raccolsero il seguente scambio:
NASA: "Cosa c'e' là? Controllo Missione chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Questi 'babies' sono enormi signore! smisurati! Oh mio Dio! Non ci
credereste Vi dico che ci sono altre astronavi la' allineate sul bordo piu'lontano del
cratere! Sono sulla luna e ci osservano"!
Un certo. professore, che desiderava rimanere anonimo, intavolò una discussione con Neil
Armstrong durante un simposio della NASA.
Professore: "Cos'è successo veramente lassù con 1'Apollo 11?"
Armstrong: "Fu incredibile. Naturalmente, tutti sapevamo che c'era una possibilità;
il fatto è che ci hanno intimato di starcene lontani! (gli alieni) Da allora non ci fu
più alcuna questione a proposito di stazioni spaziali o città lunari.
Professore: "Cosa intende con 'intimato di starcene lontani'?"
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, eccetto che per dire che le loro navi erano
molto superiori alle nostre, sia in dimensioni che in tecnologia. Ragazzi,
erano grosse - e minacciose! No, non se ne parla nemmeno di una stazione spaziale."
Professore: Ma la NASA effettuò altre missioni dopo Apollo 11?"
Armstrong: "Naturalmente, la NASA aveva I'incarico a quel tempo, e non poteva
rischiare il panico sulla Terra. Ma in realtà' fu un veloce scoop e a casa di
nuovo."
Secondo il Dott. Vladimir Azhazha:
"Neil Armstrong ritrasmise il messaggio al Controllo Missione, che due grandi oggetti
misteriosi li stavano osservando dopo essere atterrati nei pressi del modulo lunare. Ma
questa trasmissione non fu mai sentita dal grande pubblico, perché la NASA la censurò.
Secondo il Dott. Aleksandr Kasantev, Buzz Aldrin riprese un filmato a colori degli UFO
dall'interno del modulo,e continuo'a filmarli dopo che lui ed Armstrong furono
usciti.
Armstrong ha confermato che la storia era vera, ma rifiutò di entrare in maggiori
dettagli, oltre ad ammettere che dietro I'insabbiamento c'era la CIA.
Donald Slayton
Donald Slayton, un astronauta Mercury, rivelò in un'intervista di aver visto un UFO nel
1951: "Stavo collaudando un caccia P51 a Minneapolis, quando avvistai questo oggetto.
Ero a circa 10.000 piedi in un bel pomeriggio limpido e soleggiato. Pensai fosse un
aereo,poi realizzai che nessun aereo poteva volare così in alto.
"Come fui più vicino, mi sembrò un pallone meteorologico, grigio e di circa un
metro di diametro. Ma appena mi ci misi dietro a quella dannata cosa, non sembrava
più un pallone, ma un disco.
"Nello stesso istante, capii che si stava improvvisamente allontanando da me, ed
eccomi là che correvo a circa 300 miglia all'ora. Lo seguii per un po', e poi
all'improvviso quell'affare prese semplicemente il volo. Tirò una virata in salita a 45
gradi, accelerò e sparì in un attimo."
Joseph A. Walker, pilota NASA
L' 11 Maggio 1962, il pilota NASA Joseph Walker disse che uno dei suoi compiti, durante i
suoi voli con 1' X-15, era rilevare gli UFO. Ne ha filmati cinque o sei
durante il suo volo record, ad una quota di cinquanta miglia, nell'Aprile 1962. Era la
seconda volta che riprendeva UFO in volo.
Ad una conferenza presso il Secondo Convegno Nazionale sugli Utilizzi Pacifici delle
Ricerche Spaziali presso Seattle, Washington, disse: "Non mi sento di fare
speculazioni su di essi. Tutto quello che so, appare nel filmato sviluppato dopo il
volo."
Sino ad oggi, nessuno di questi filmati è stato fatto visionare al pubblico.
Maggiore Robert White
Il 17 Luglio 1962, il Maggiore Robert White riferi' di un UFO durante il suo volo con 1'
X-15. Egli riportò: "Non ho idea di cosa potesse trattarsi. Era di colore grigiastro
e distava circa 10-12 metri."Allora, secondo un articolo della rivista Time, il
Maggiore White esclamò alla radio: "Ci sono delle cose là fuori! Ci sono
assolutamente !"
Comandante Eugene Cernan
Eugene Cernan era il comandante dell'Apollo 17. In un articolo del Los Angeles Times del
1973, a proposito degli UFO disse: "Mi è stato domandato (a proposito degli UFO) e
ho risposto pubblicamente che pensavo fossero qualcun altro, qualche altra civiltà".
Maurice Chatelain, NASA
Nel 1979 Maurice Chatelain, I'ex capo dei Sistemi di Comunicazione della NASA, Confermo'
che Armstrong aveva davvero riportato di vedere due UFO sul bordo di un cratere. Chatelain
ritiene che alcuni UFO possano provenire dal nostro sistema solare, per la precisione da
Titano.
"L'incontro era risaputo alla NASA, ma nessuno ne ha parlato sinora.
"... tutti i voli Apollo e Gemini erano seguiti, a distanza ma talvolta anche molto
da vicino, da veicoli spaziali di origine extraterrestre - dischi volanti, o UFO, se
preferite chiamarli così. Ogni volta che succedeva, gli astronauti informavano il
Controllo Missione, che poi ordinava il silenzio assoluto.
"Penso che fu Walter Schirra sulla Mercury 8 il primo degli astronauti ad usare il
nome in codice Babbo Natale, per indicare la presenza di dischi volanti nello
spazio vicino alla capsula. Comunque, le sue comunicazioni venivano a malapena notate dal
grosso pubblico.
Ando'un po' diversamente quando James Lovell, sul modulo di comando dell'Apollo 8, spunto
da dietro la Luna e disse a chiunque ascoltasse: 'Per favore, sappiate che c'è un Babbo
Natale.' Anche se ciò capitò durante il giorno di Natale del 1968, molte persone
presentirono un significato nascosto in quelle parole."
Le voci persistono. La NASA può ben essere un ente civile, ma molti dei suoi programmi
sono basati sul bilancio della difesa, e molti degli astronauti sono soggetti ai
regolamenti di sicurezza militare, oltre il fatto che la National Security Agency
seleziona tutti i filmati e probabilmente anche le comunicazioni radio.
Abbiamo dichiarazioni di Otto Binder,del Dott. Garry Henderson e di Maurice Chatelein, che
gli astronauti avevano I'ordine tassativo di non discutere dei loro
avvistamenti .
E Gordon Cooper ha testimoniato al comitato delle Nazioni Unite che uno degli astronauti
era stato testimone di un UFO al suolo.
Se non c'é segretezza, come mai questi avvistamenti non sono stati resi pubblici?
Scott Carpenter, NASA
"Quando gli astronauti erano nello spazio, non erano mai soli. C'era una sorveglianza
costante da parte degli UFO."
Riferimenti:
. Above Top Secret, di Timothy Good
· Grent Mvstenes.· UFOs, di Robert Jackson
· Genesis Revisited, di Zechana Sitchin
· The UFO Encyclopedia, di John Spencer
(Fonte: Leland Lehrman, The Gate, New Haven, C7: USA, 10 Agosto 1995; pagina web:
http://id.wing.net/-gate/gate.html
) (Tratto da: NEXUS N.3 GENN-FEBB.1996)
Trentasette anni fa, esattamente in questi giorni, milioni di persone in
tutto il mondo affollavano i bar per seguire da preistoriche tv in bianco e nero lavventura
dellApollo 11, la capsula che avrebbe portato luomo sulla Luna. Coperte dalle
voci dei commentatori, si udivano sullo sfondo le incomprensibili comunicazioni tra la
base di Houston e i tre astronauti nella navicella: Neil Armstrong, Edward «Buzz» Aldrin
e Michael Collins. Due frasi, scambiate il 19 luglio, poco prima dello sbarco, erano
sembrate a tutti i tecnici che seguivano la missione una normale richiesta di
informazioni, ma nascondevano un segreto che Aldrin ha rivelato solo adesso: lApollo
11 non era solo nello spazio.
Lequipaggio chiese alla base dove si trovasse rispetto a loro lS-IVB, il terzo
modulo del razzo che li aveva spinti verso la Luna. Dopo qualche minuto, Houston rispose
che si trovava a 6000 miglia nautiche, circa 11 mila chilometri. «Non poteva dunque
essere quello - ha rivelato Aldrin - il grande oggetto che vedevamo dalloblò ad una
certa distanza da noi. Era a forma di anello e si muoveva ad ellissi. Collins decise di
guardarlo meglio con un cannocchiale, non era sicuramente il nostro razzo».
I tre astronauti decisero di non comunicare altro alla base, e di parlarne solo al loro
ritorno in un briefing riservato. «Che cosa potevamo fare? - ha spiegato Aldrin -.
Dovevamo metterci a gridare ragazzi, cè qualcosa che si muove qui di fianco,
avete idea di che cosa possa essere? Molta gente ascoltava le comunicazioni tra noi
e Houston, gente di tutti i tipi. Temevamo che qualcuno potesse chiedere di annullare la
missione, a causa di una minaccia aliena o per qualunque altra stupida ragione. Così
decidemmo solo di informarci per precauzione su dove si trovasse lS-IVB».
Tornati sulla Terra, accolti dal presidente americano Richard Nixon a bordo della
portaerei Hornet, gli astronauti raccontarono le fasi dellavvistamento ai
responsabili della missione. La Nasa decise di non renderle pubbliche. Il dottor David
Baker, allepoca Senior Scientist dellApollo 11, ha spiegato che lAgenzia
spaziale americana, temendo il ridicolo, aveva vincolato lequipaggio al segreto.
«Molti tecnici della Nasa si sono convinti che gli Ufo esistono - ha detto Baker - e
questo ha spinto ancora di più lagenzia ad una politica di segretezza. Nessuno
riuscì a scoprire che cosa fosse loggetto che quelli dellApollo 11 avevano
visto, ma è certo che questi avvistamenti non erano rari fino dai tempi dei primi viaggi
in orbita: molti equipaggi avevano incontrato oggetti strani».
Anche se il nome di Neil Armstrong è rimasto nella memoria di tutti come quello delleroe
della missione, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, in realtà il vero protagonista
di Apollo 11 fu Edwin Buzz Aldrin, colonnello dellaviazione americana, discendente
da una famiglia svedese di fabbri e predestinato ai voli sul nostro satellite dal cognome
della madre: Moon. Ci sono pochissime foto di Armstrong sulla Luna, ma ce ne sono
moltissime di Aldrin, che molti appassionati dei misteri lunari accusano adesso di non
avere raccontato tutta la verità. Basta fare una ricerca sul web con Google o Yahoo per
rendersi conto di quante persone nel mondo siano convinte che, anche dopo lallunaggio,
«cera qualcosa di strano là fuori».
La convinzione nasce da presunte intercettazioni delle comunicazioni fra gli astronauti e
la Nasa, fatta da radioamatori a terra. Sceso sul suolo lunare, Armstrong affermò di
vedere una intensa luce che proveniva da un cratere. La comunicazione si sarebbe
interrotta bruscamente, ma non per le decine di persone che la intercettavano da casa.
«Che cosa sono? Che cosa sono? Potete dirci che cosa sono? - avrebbero continuato
Armstrong e Aldrin -. Oh Dio, non ci credereste. Siamo qui, stiamo tutti bene, ma abbiamo
dei visitors. Vi dico che ci sono altre navi spaziali qui e sono tutte allineate al bordo
del cratere».
Di questa flotta galattica non cè traccia nelle foto e nei filmati che la Nasa ha
reso pubblici. Qualcosa dovrebbe potersi vedere negli altri documenti video, custoditi nei
National Archives, ma - giusto perché il mistero degli Ufo lunari possa continuare ad
affascinarci senza essere smentito -, dei 700 nastri della missione ne sono
misteriosamente spariti 698 e lunica macchina rimasta in grado di trasmetterli non
esiste più: era conservata al Goddard Space Flight Centers Data Evaluation Lab,
chiuso e smantellato per mancanza di fondi.
(Fonte: Vittorio Sabadin de La Stampa)
50 ANNI DI UFO NELLO SPAZIO OSSERVATI DA ASTRONAUTI USA E COSMONAUTI RUSSI
Qui di seguito i principali avvistamenti nello spazio conosciuti da cui sono stati esclusi i casi dubbi o riconosciuti come falsi